CASTELLO MATESE – Domani (8 settembre) udienza davanti al Tar-Campania che dovrà valutare la fondatezza giuridica in termini di legittimità di due importanti decisioni assunte dal vertice dell’ente parco matesino in merito al progetto di riqualificazione ambientale-recupero dell’area tra le due torri normanne di Castello del Matese oggetto di un travagliatissimo procedimento sn dall’inizio.

E’ stata fissata, infatti, all’otto settembre la causa tra i progettisti del progetto di riqualificazione delle due torri a Castello del Matese e l’ente parco titolare del progetto che prevede, oltre al recupero-fruizione dello spazio verde anche la copertura del cortile interno del comune di Castello del Matese. I ricorrenti contestano l’emanazione del bando pubblico, emesso dall’ente parco guidato dal presidente Giuseppe Falco, per la direzione dei lavori oltre al criterio di aggiudicazione dei lavori di riqualificazione ambientale e paesaggistica fondato sul massimo ribasso. Da qui il ricorso contro questi atti adottati dal presidente dell’ente guidato da Giuseppe Falco che ha resistito al gravame presentato davanti al tribunale amministrativo regionale nominando un legale a difesa delle ragioni dell’ente, costituendosi nella vertenza portata all’attenzione del TAR. Quella della riqualificazione delle torri normanne è stata una vicenda procedurale scandita da varie criticità procedurali rimosse dall’ente parco in particolare, specie per la disponibilità delle aree private acquisite dall’ente titolare del progetto per un finanziamento di circa 2 milioni di euro ottenuto in seguito ad una premialità regionale. Ieri intanto sempre in campo ambientale sono stati presentati i risultati della seconda edizione del campo di lavoro di “Migrandata” di cui l’ente parco è il maggiore sostenitore insieme ai comuni di Piedimonte Matese, Castello del Matese e S.Gregorio. L’evento è organizzata dal CEDA di Legambiente insieme all’associazione Ardea nell’ambito del programma Infea della regione Campania.

Michele Martuscelli

 

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