AVERSA – Svolta nella lunga querelle relativa alle strisce blu ad Aversa. I giudici della prima sezione del Tar della Campania hanno confermato la piena legittimità della delibera dell’amministrazione Ciaramella con cui si è messo fine al contratto sottoscritto con l’Ati Urbania Vivere la città per la gestione della sosta a pagamento.

Il tribunale amministrativo regionale ha ribadito quanto già reso noto dalla Prefettura di Napoli che, emettendo un’informativa antimafia atipica nei confronti della Smart Project, aveva, in un certo senso, avvisato l’amministrazione comunale di Aversa di una possibile ingerenza della criminalità organizzata. La sentenza è sostanzialmente divisa in due parti. Nella prima viene legittimato l’operato della Prefettura di Napoli e delle forze dell’ordine che avevano portato alla luce rapporti di parentela tra il pregiudicato Gennaro Russo, legato ai clan di Sant’Antimo e gestori, soci e dipendenti delle società Sintesi e Smart Project. La Sintesi è considerata come un’azienda a forte infiltrazione camorristica e la Smart Project avrebbe operato in continuità con la stessa . Nella seconda, seppur breve parte, si sostiene la piena legittimità della delibera con cui l’amministrazione Ciaramella ha voluto tutelare l’ordine e la sicurezza pubblica della città. Amministrazione che adesso dovrà pubblicare la nuova gara d’appalto e sospendere la proroga concessa alla Smart e aprire una nuova pagina per la gestione della sosta a pagamento in città.

 

 

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