Ingorgo informatico e piattaforme di controllo del green pass in tilt ieri, a Napoli, nel giorno in cui sono scattate le nuove regole sui controlli del passaporto vaccinale. Al via le sanzioni per gli ultra 50enni privi di vaccino da ieri destinatari di multe di 100 euro emesse in automatico dall’Agenzia delle Entrate. Per accedere a tutti i servizi pubblici e alle attività commerciali e di ristorazione non essenziali viene da ieri chiesta a campione la certificazione verde che, per chi ha più di 50 anni, non è più sostituibile dal tampone negativo ma conseguibile solo con vaccino o certificato di guarigione. Salvaguardati, per i no vax, solo gli accessi ai servizi sanitari, in farmacia e in alimentari e supermercati. Code si sono formate così in Tribunale, con il rosso ai controlli scattato anche per chi era in regola. Momentanei stop alla piattaforma informatica nei varchi a treni e metropolitane e in vari uffici pubblici sebbene poi dalla tarda mattinata gradualmente gli intasamenti si sono affievoliti. File più gestibili soprattutto alle Poste e in banca dove negli uffici di maggiori dimensioni, come Napoli Centrale, accanto al totem un assistente ha provveduto alla verifica. Nei piccoli uffici, invece, il controllo allo sportello ha creato disagi soprattutto ai più anziani meno avvezzi alle tecnologie. La prova del nove per gli ultra 50enni non vaccinati, scatterà il 15 febbraio quando a due settimane di distanza dall’ultimo giorno utile per la puntura, scaduto il 31 gennaio, chi lavora rischierà la sospensione senza stipendio e multe da 600 a 1500 euro. Non rischiano invece sanzioni le persone nate prima del 1972 che non hanno fatto il vaccino per motivi di salute a fronte della presentazione di una certificazione medica. Proprio per questo, da un mese a questa parte, continuano incessanti le richieste di certificati di esenzione ai medici di famiglia. «Vengono spesso avanzate le scuse più assurde, condizioni patologiche di lieve entità che non sono certo sufficienti per evitare la profilassi vaccinale – spiega Luigi Sparano, medico con studio a Piazza Nazionale – sono pochissime le malattie, tra cui le allergie o intolleranze a componenti del vaccino – che valgono per l’esenzione». «Un problema è anche chi insiste per essere inserito in piattaforma come positivo esibendo un tampone fai-da-te che non ha alcun valore e che respingiamo al mittente – aggiunge Pina Tommasielli – salvo poi trovarci dopo qualche giorno la spessa persona con un altro tampone antigenico fatto privatamente su cui non possiamo certo effettuare controlli. Per quanto mi riguarda sono meno di 10 gli over 50enni senza vaccino tra i miei assistiti».

In realtà la platea degli irriducibili che non ha assolto all’obbligo vaccinale è abbastanza ampia: escludendo gli esenti e i vaccinati dell’ultim’ora sfiora le 36 mila unità, circa 70 per ognuno dei 500 camici bianchi di famiglia dei 10 distretti. La quota si restringe se osserviamo le fasce in età da lavoro: tra i 50-59 anni sono circa 13 mila i no vax, tra i 60 e i 69 anni ce ne sono meno di 9 mila con numeri calanti (ma di poco) per le successive decadi che peraltro segnano il progressivo maggiore rischio di esiti severi in caso di malattia. In percentuale circa il 10 per cento della popolazione con più di 50 anni a Napoli è privo di vaccino (9,7% tra 50 e 59 anni, 7,7% tra 60 e 69 anni, 9,33% tra 70 e 79 e ben il 13% sopra gli 80 anni). Ciò accade anche nei quartieri più accorsati: a via Crispi, per esempio, un solo medico di famiglia su 1.500 assistiti ne conta 181 senza alcuna dose di cui 84 ultra cinquantenni. In Campania i residenti che hanno compiuto 50 anni sono in totale 2.334.375 di cui 174.995 non vaccinati (il 7,5 per cento). Tranne i pochi esenti saranno tutti destinatari di una multa di 100 euro e dal 15 febbraio quelli in età da lavoro saranno sospesi senza stipendio e una pesante sanzione. Un sistema che andrà avanti fino al 15 giugno quando scadrà il decreto approvato dal governo agli inizi di gennaio. L’obbligo vaccinale per gli ultracinquantenni è in vigore già dalla pubblicazione del decreto ma le sanzioni sono partite ieri. Sarà l’Agenzia delle Entrate a inviare la multa da 100 euro a chi incrociando i dati dei residenti e delle anagrafi vaccinali ha violato la legge. Dal 15 febbraio i controlli sul posto di lavoro sono a carico del titolare dell’azienda. Intanto al Cotugno la struttura di microbiologia diretta da Luigi Atripaldi ha individuato altri due tamponi positivi alla variante Omicron 2 di Sars-Cov-2. Familiari stretti della bambina di 8 anni di Pomigliano prima positiva in Campania e già negativizzata. Si tratta del papà e del fratellino del caso zero di Omicron 2.

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