L’associazione radicale ‘Certi Diritti’ ha scritto oggi ad ITunes Italia “a causa di una nuova grave forma di offesa delle persone Lgbt. Infatti nel vocabolario ‘s4m”, per iphone e ipad, “si definisce la persona omosessuale ‘affetta’ da omosessualita’, rimandando quindi ad un concetto di malattia – denuncia l’associazione – oppure di status di sofferenza intrinseco per il fatto stesso dell’essere omosessuali.

Una tale definizione e’ del tutto in sintonia con le idee professate dalle cosiddette ‘teorie riparative’ dei fondamentalisti religiosi, dalle quali la Apple si e’ in passato nettamente distaccata”. “Inoltre, il vocabolario presenta una accezione errata del termine bisessuale – aggiunge Certi Diritti – che viene platealmente confuso con il termine ‘intersessuale’. Le persone transessuali – sottolinea inoltre l’associazione – vengono definite tali esclusivamente nel caso accedessero alla riassegnazione chirurgica del sesso: un errore perche’ non necessariamente le persone transessuali devono raggiungere quell’obiettivo per migliorare la loro condizione. Purtroppo tale ‘imposizione di legge’ e’, in alcuni casi, fonte di grande disagio”. “Itunes Italia – ricorda l’associazione – non e’ nuova a queste (ci auguriamo involontarie) offese alle persone Lgbt italiane. Ad esempio, pochi mesi fa, nella presentazione della App di Certi Diritti la parola ‘omosessuali’ era stata censurata con degli asterischi. In questo caso non e’ ravvisabile una responsabilita’ diretta da parte di ITunes Italia, dato che si tratta di una App creata da altri: questo pero’ non vuol dire che non possano intervenire in caso di diffusione di gravi pregiudizi”. “La Apple, e per associazione ITunes, e’ famosa per essere tra le aziende piu’ gayfriendly al mondo – ricorda Certi Diritti – Un tale buon nome va onorato e conquistato sul campo, specialmente in un contesto come quello italiano dove l’omofobia e’ di casa tra molti ‘decision-makers’. Per una azienda italiana, essere gayfriendly non e’ solo un vanto, ma diventa anche un obbligo alla responsabilita’ e all’impegno serio, visto il grave deficit di diritti civili in cui si trova il nostro paese”. L’associazione radicale “chiede alla Apple di contattare urgentemente i proprietari del dizionario al fine di correggere le definizioni errate e offensive, fino a che esse non saranno effettivamente corrette. O che, al contrario, prenda le decisioni necessarie affinche’ ITunes Italia non sia associabile in nessuno modo alla promozione di contenuti omofobici e perfino in linea con le teorie riparative. Proponiamo inoltre a ITunes Italia alcune idee per rendere effettiva e concreta la natura gay friendly dell’azienda. Ci offriamo per dare contributi e idee per la formazione dei dirigenti di ITunes Italia sul tema della cultura e dei diritti civili delle persone gay, lesbiche, bisessuali, transessuali, intersessuali (e anche eterosessuali)”.

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