‘Ricorrono oggi venti anni da quel tragico 29 agosto 1991, quando Libero Grassi, l’imprenditore onesto e coraggioso che si era pubblicamente ribellato alla mafia e al suo sistema estorsivo, fu ucciso in un agguato tragico e feroce”. Lo scrive in un messaggio alla vedova, Pina Maisano Grassi, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ricordando come Libero Grassi fosse ”tornato in Sicilia per dare lavoro e prospettive di crescita agli uomini della sua terra e spronarli a reagire a inquinanti forme di taglieggiamento e ad ogni intimidazione”. ”Il suo sacrificio – scrive Napolitano – e’ divenuto nel tempo, anche grazie alla mobilitazione delle migliori energie della societa’ e alla crescente determinazione dell’imprenditoria siciliana, un riferimento essenziale della rivolta contro il racket e la pressione mafiosa. Il ricordo della lotta di Libero Grassi per salvaguardare la dignita’ del lavoro e la liberta’ dell’attivita’ economica da forme inammissibili di violenza deve costituire fecondo stimolo per una sempre piu’ ampia mobilitazione della coscienza civile e per una sempre maggiore diffusione della cultura della legalita’. Con questo auspicio e interpretando la gratitudine di ogni italiano – conclude il Capo dello Stato – esprimo a lei e ai suoi figli sentimenti di affettuosa vicinanza e solidale partecipazione”.

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