”Se parliamo dei nuovi fenomeni criminali presenti oggi sul territorio, che non hanno piu’ molto da spartire con il concetto originario di Cosa Nostra, non mi meraviglierei assolutamente se domani sentissi o leggessi che il capofamiglia, cosi’ nominato, della Sicilia o di Palermo, fosse iscritto all’Arcigay.

La cosa non mi stupirebbe”. Lo ha detto Rosalba Di Gregorio, il legale di Bernardo Provenzano, in un intervista a Klaus Davi. ”Se esistesse ancora Cosa Nostra – ha aggiunto – l’omosessualita’ sarebbe sicuramente un tabu’, in relazione alla regola ferrea, contestabile e deprecabile quanto si vuole, di un’associazione rigida che ha bisogno di tenersi all’interno determinate cose. Se parliamo invece della nuova criminalita’ che si trova oggi sul nostro territorio, non ci troverei nulla di strano, per il semplice fatto che questa che c’e’ in giro mi sembra piu’ delinquenza che non mafia”. Alla domanda se le fossero giunte voci di nuovi boss omosessuali ha risposto: ”Si’, si’. Decisamente esistono”.

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