”Il demonio esiste e agisce nella storia personale e comunitaria degli uomini, propone sempre il male, facendo leva sulla natura ferita dell’uomo, conseguenza del peccato originale”: e ”quanto piu’ l’azione commessa e’ malvagia, tanto piu’ la paternita’ dell’atto e’ da attribuirsi al demonio, ferma restando la responsabilita’ della persona, il cui grado solo Dio puo’ conoscere”.

E’ la riflessione di padre Francesco Bamonte, esorcista nella diocesi di Roma, sulla strage di Oslo. In un’intervista al canale italiano della Radio Vaticana, padre Bamonte definisce ”disumani” atti come quelli commessi a Oslo e Utoya da Anders Behring Breivik ”proprio perche’ vanno al di la’ dell’umano; rivelano, cioe’, qualcosa di tipicamente satanico: una cattiveria che e’ propria del diavolo e non dell’uomo”. ”L’uomo – prosegue l’esorcista della diocesi di Roma -, quando sceglie volontariamente il male, senza rendersene conto e sotto l’influsso del demonio, pensa di poter agire secondo il proprio desiderio; in realta’, sta concedendo al demonio l’utilizzo delle facolta’ umane, le quali vengono sottomesse al suo dominio”. ”E cosi’ – aggiunge padre Bamonte – l’uomo e’ spinto ad una cattiveria che diventa espressione della ferocia demoniaca, che va al di la’ di qualsiasi immaginazione”.

 

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