NAPOLI – Un’operazione trasparenza per consentire ai cittadini di accedere attraverso il sito internet dell’amministrazione al maggior numero di informazioni in merito ad appalti e subappalti, beni confiscati alla criminalita’ organizzata e videosorveglianza. E’ l’iniziativa lanciata dall’assessorato alla Sicurezza del Comune di Napoli, che rientra nell’ambito della nuova configurazione del profilo della struttura dell’assessorato diretto da Giuseppe Narducci. Accedendo alla pagina web del Comune, sara’ possibile consultare l’elenco dei beni immobili confiscati, suddivisi tra quelli gia’ assegnati, utilizzati dal Comune e non ancora trasferiti. Attraverso una mappa aggiornata a gennaio dell’anno in corso, sara’ visibile anche la loro ubicazione sul territorio.

“E’ il primo caso in Italia – spiega Narducci – Abbiamo inserito anche alcuni dati come impone il Codice antimafia e altre informazioni, come l’associazione che utilizza il bene e le finalita’ pe rle quali e’ stato assegnato”. L’iniziativa permettera’ di conoscere la situazione attuale ed e’ un primo passo verso l’idea dell’amministrazione di superare normativa in vigore, con nuovi criteri per l’assegnazione attraverso un bando pubblico e con procedure piu’ rigorose rispetto a quelle attuali.Un’altra mappa permettera’ ai cittadini di visualizzare l’esatto posizionamento delle telecamere per la videosorveglianza destinate alla sicurezza, che fanno capo a una centrale operativa. Saranno indicate quelle gia’ attive, finanziate attraverso i fondi Pon sicurezza 2000-2006 e le 193 che entreranno in funzione entro la fine di febbraio e che sono state previste nella programmazione 2007-2013. Queste ultime interesseranno soprattutto i quartieri periferici, oltre a una zona sensibile della citta’ come piazza Garibaldi. “L’obiettivo non e’ solo quello di identificare gli autori dei reati – precisa l’assessore – ma attraverso la pubblicizzazione dei luoghi interessati intendiamo scoraggiare nuovi episodi”. Si e’ proceduto poi al restyling della pagina del sito web relativa agli appalti e ai subappalti, con l’aggiunta di ulteriori dati, come l’oggetto e l’importo dell’appalto o del subappalto, la data dell’autorizzazione e il nome di chi si aggiudica i lavori, i servizi o le forniture. “La banca dati partira’ con le prossime gare – sottolinea Narducci – e ci aspettiamo l’aiuto di cittadini e associazioniche potranno segnalarci situazioni anomale”.

 

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