Sempre attenti all’attualita’, i produttori di botti proibiti napoletani dopo aver battezzato lo ‘Spread’ lanciano sul mercato la bomba Mario Monti. Della presenza nei circuiti illegali dell’ordigno che prende il nome del premier, ha parlato oggi il dottor Mariano Marmo, rianimatore dell’ospedale Cardarelli di Napoli e responsabile della campagna di prevenzione contro i fuochi d’artificio presentata oggi nel corso di una conferenza stampa al Comune.

La bomba ‘Mario Monti’ – e’ stato spiegato – si presenta come un potente esplosivo, dall’onda d’urto superiore alla celebre bomba Maradona, e rappresenterebbe lo strumento scelto dai napoletani per esorcizzare la crisi la notte di Capodanno. L’ordigno sostituisce, ereditandone le stesse caratteristiche, la bomba Cavani, il botto andato per la maggiore l’anno scorso. Politici e calciatori da sempre sono i soggetti preferiti a Napoli per dare un nome riconoscibile a questi pericolosi fuochi; ma in passato analoghi ordigni sono stati intitolati anche a personaggi come Papa Ratzinger, Bin Laden e Saddam Hussein.

 

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