NAPOLI – “ Le vicende che stanno riguardando le scuole superiori che si trovano nell’ambito della collina di Napoli, sono purtroppo il frutto delle nuove norme sul dimensionamento della rete scolastica di Napoli e Provincia per l’anno scolastico 2012/2013,

così come approvato con delibera della Giunta regionale della Campania del 30 gennaio scorso – afferma Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari -. E siamo solo alla prima fase in quanto per gli anni prossimi i tagli che si annunciano saranno ancora più duri “. “ Sono particolarmente dispiaciuto per le vicende che riguardano l’ITIS “ Enzo Striano” in via S. Domenico a Corso Europa in un’area a confine tra i quartieri Vomero e Soccavo – prosegue Capodanno -. Anche perché in questo istituto ho concluso la mia carriera scolastica insegnando negli ultimi dieci anni e seguendone da vicino le vicende legate, più in generale, al lento ma progressivo ridimensionamento dell’istituzione tecnica, nonostante i notevoli sforzi per mettere in campo un’offerta formativa sempre all’avanguardia “. “ Difatti, quando fu realizzato l’edificio, nel lontano 1984, dotato di laboratori ed apparecchiature di eccellenza – ricorda Capodanno – esso era destinato al solo VI ITIS che nel 2005 fu intitolato allo scrittore Enzo Striano che in quella scuola aveva insegnato. Poi, a partire dall’anno scolastico 1996/97 una parte della struttura fu adibita a sede del liceo scientifico “Galileo Galilei “. Anche il trasferimento di quest’ultima scuola da un fabbricato in fitto posto in una traversa di via Cilea a via S. Domenico non fu indolore “. “ Oggi la storia si ripete – continua Capodanno – perché rischia il trasferimento proprio l’ITIS Striano che, nel frattempo, a partire dal prossimo anno scolastico è stato accorpato all’ITG “ Porzio ” con sede in via Domenico Fontana. Difatti, in base ad una nota emanata in questi giorni dall’ufficio scolastico regionale della Campania i due istituti prenderanno la denominazione “ Ist. Istr. Tecnica Porzio Striano – Napoli “ “. “ Un trasferimento – puntualizza Capodanno -, che se si verificasse, nei termini nei quali si prospetta in questi giorni sulle pagine dei quotidiani cittadini, con l’assegnazione dei locali dell’ ITIS Striano al liceo scientifico Caro, che lascerebbe così i locali in fitto in via Manzoni, porterebbe non poche conseguenze per la platea scolastica “. “ Difatti – prosegue Capodanno – a parte il problema di ritrovarsi nello stesso plesso in via S. Domenico ben due licei scientifici, e quello legato all’utilizzo di laboratori ed apparecchiature, destinati specificamente agli indirizzi attualmente attivati presso l’ITIS, si verrebbe a privare l’area in questione dell’unico istituto tecnico industriale esistente, che, peraltro, ha una platea potenziale di studenti molto vasta, anche a ragione della presenza della stazione di Piave della Circumflegrea nella vicina via Giustiniano “. “ E’ auspicabile – conclude Capodanno – che si voglia aprire un tavolo di confronto con rappresentanti della Regione, della Provincia e del Comune di Napoli, oltre che della scuola, per trovare nell’ambito delle vigenti disposizioni di legge, una soluzione che non penalizzi ulteriormente sia gli studenti con le rispettive famiglie sia il personale scolastico “.

 

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