NAPOLI – Si spacciano per dentisti, ma in realtà non hanno mai conseguito una specializzazione o addirittura non sono mai stati laureati. Sono gli odontoiatri abusivi, un esercito di 12.000 finti professionisti che in tutta Italia infilano le mani nelle bocche dei pazienti creando danni spesso irreparabili e,

nella peggiore delle ipotesi, mancando la diagnosi di patologie gravi come il tumore del cavo orale. Un fenomeno in forte diffusione e di cui si è discusso oggi in occasione della presentazione dell’anno accademico di Odontoiatria alla Seconda Università di Napoli. Sono 47.000 in Italia gli odontoiatri iscritti all’Ordine, 2.700 solo a Napoli e provincia. I finti professionisti in Italia che esercitano in maniera abusiva sono tra i 10.000 e i 12.000. E dai controlli incrociati di Ordine, Carabinieri e Guardia di finanza, sono emersi anche casi particolarmente singolari, come quello di un geometra nel Napoletano che esercitava la professione esponendo nello studio una laurea conseguita in un Paese inesistente.

Nel corso delle 201 ispezioni dei Carabinieri, condotti nel 2010 negli studi odontoiatrici campani, spiega il comandante delle unità specializzate dei carabinieri, generale Saverio Cotticelli, 70 persone sono state segnalate all’autorità giudiziaria, 63 studi sono stati sequestrati e sono state individuate 34 persone che esercitavano in maniera abusiva la professione. Dati che però non consegnano alla Campania la ‘maglia nera’ della regione con maggior numero di odontoiatri abusivi. Lo stesso numero è stato infatti trovato in Piemonte, mentre nel Lazio sono stati 41, in Lombardia 83 e in Veneto addirittura 92. Un’attività di prevenzione e repressione di questo fenomeno che, spiega il comandante regionale delle fiamme gialle, generale Giuseppe Mango, “ci impegna quotidianamente, per un fenomeno che procura un danno all’erario e alla categoria odontoiatrica e che soprattutto è pericoloso per la salute dei cittadini”. Non sono esclusi da questo giro anche grandi nomi e grandi realtà dell’odontoiatria italiana, spiegano i rappresentanti della categoria. Spesso si fa leva sui giovani che hanno difficoltà a trovare lavoro e che accettano di fare da prestanome agli abusivi a fronte di guadagni anche di 2.000 euro al mese.

“Si tratta di un fenomeno pericolosissimo per la salute del paziente – spiega il presidente della Commissione albo odontoiatri, Ottavio Delfino – C’é bisogno di sanzioni più severe, adesso sono irrisorie. Non c’é confisca dei beni che creerebbe un danno di circa 60mila euro, ma al massimo il sequestro. La maggior parte delle volte, gli abusivi patteggiano un’ammenda di 500 euro e il giorno dopo riaprono lo studio. I colleghi che invece fanno da prestanome sono sospesi dall’Ordine fino a un anno”. “L’odontoiatra non è un semplice cavadenti – spiega Antonio Di Bellucci, componente della Commissione albo odontoiatri – Noi guardiamo lo stato di salute generale della bocca e del paziente. Sono tante le patologie che un dentista abusivo non vede e sono tanti i danni che può provocare”. Danni che possono derivare da un’impronta dentaria sbagliata o da un’amalgama fatta con materiali impropri e nella peggiore delle ipotesi per la mancata diagnosi di patologie gravi come il tumore cavo orale. “Un’estrazione su un paziente che assume farmaci anti-tumorali o per l’osteoporosi – spiega Di Bellucci – può causare anche infezioni e necrosi. Con una buona ispezione del cavo orale nei bambini invece si possono individuare leucemie e alcuni tipi di tumori”.

 

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