Lodevole obiettivo quello che si prefigge l’associazione ‘Guardateci negli occhi’ a sostegno di famiglie con figli affetti da autismo. Questo week end a Grumo Nevano sarà inaugurata la sede fisica in via Dante Alighieri, 10. Per l’occasione l’associazione ha organizzato una festa con varie attrazioni, che vanno dall’animazione per i più piccoli all’esibizione di giocolieri e trampolieri. L’associazione nasce 3 anni fa dall’impegno profuso di un gruppo di mamme, molte con una vita da professioniste, con figli a cui è stato diagnosticato l’autismo. L’intento è quello di mettere l’esperienza diretta vissuta a sostegno di nuove famiglie con la stessa problematica. La presidente è Marilena Schioppi, mentre la carica di vice presidente è ricoperta da Giusy Del Prete ed è proprio quest’ultima che ci racconta quanto realizzato dall’associazione e quanto si apprestano a fare. “Abbiamo deciso di fondare quest’associazione perché – spiega Giusy Del Prete – viviamo nella consapevolezza che non tutti i bambini affetti da autismo riescono ad accedere alle cure adeguate e non ci sembra giusto. Quindi, dal momento che il più delle volte le istituzioni a tutti i livelli riescono a garantire poco o niente a riguardo, considerato che i nostri figli ‘esistono’ fino all’età di 13 anni (età massima entro la quale vengono garantite terapie, ndr) e successivamente lasciati nelle mani dei genitori che non sempre hanno disponibilità economiche sufficienti a garantire la continuità dei percorsi terapeutici, ci siamo date l’obiettivo aiutare queste famiglie. Nella sede che stiamo per inaugurare – continua Del Prete – non solo ci sarà la possibilità di continuare i percorsi terapeutici ma anche di iniziare a concepire una vita indipendente tramite l’insegnamento della cura di un orto, la partecipazione a laboratori creativi di vario genere. Insomma, tutto quello che può servire a intraprendere un percorso di indipendenza. Ovviamente, alle spalle ci saremo sempre noi e non faremo mancare il nostro supporto alle famiglie. Tutti i bambini potranno contare su di noi. Abbiamo in mente di fare una banca di mutuo aiuto; un percorso psicologico per le famiglie, specie quelle con recente diagnosi che tante volte non accettano subito. Ma il punto focale – conclude – è che siamo soli. Ci stiamo battendo in vari comuni affinché nascano gli sportelli per l’autismo e la disabilità in generale. In buona parte del circondario già da tempo si rivolgono a noi per veder riconosciuti i propri diritti. E noi ci siamo e ci saremo sempre”.

Luigi Viglione

 

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