Uno studente su due compra testi, scolastici o universitari, usati. Questo il quadro che emerge da una nuova indagine condotta, nella prima settimana di settembre, da KRLS Network of Business Ethics per “Contribuenti.it Magazine” dell’Associazione Contribuenti Italiani. La ricerca sul comportamento degli studenti per l’acquisto dei libri e dizionari scolastici usati indica che si e’ passati dal 36% dello scorso anno al 49% di quest’anno.

In Italia, Napoli, Aosta, Pescara, Rimini, Roma, Firenze, Udine, Verona, Prato e Campobasso sono le citta’ dove e’ piu’ conveniente acquistare i libri usati, con sconti mediamente del 50%, mentre Milano, Imperia, Torino, Genova, Bologna, Terni, Rieti, Salerno, Potenza e Caserta sono tra le citta’ dove il risparmio non supera il 30%. Anche quest’anno i migliori affari, pero’, si fanno sul web do ve e’ possibile acquistare testi usati, e non sottolineati, con sconti che vanno dal 70% all’ 80%. Un aumento considerevole dell’13%. Il 41% del campione lo fa per ristrettezze economiche, il 21% per combattere il caro vita ed il 6% perche’ costano meno delle fotocopie. “Di fronte alla crisi economica ed alla riduzione delle borse di studio – spiega Vittorio Carlomagno presidente di Contribuenti.it Associazione Contribuenti Italiani – anche gli studenti reagiscono stingendo la cinghia”. “Bisogna solo stare attenti a scegliere libri di testo in buono stato e a farsi rilasciare lo scontrino fiscale per una eventuale sostituzione. – conclude Antonella Di Benedetto neo direttore di Contribuenti.it Magazine – Piu’ volte e’ capitato di accorgersi solo a casa che i libri acquistati sono illeggibili perche’ sottolineati o troppo evidenziati”.

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