Contro l’abbandono del sito archeologico di Longola, a Poggiomarino (Napoli) e a favore di una adeguata valorizzazione dei tesori storici e archeologici del territorio vesuviano e sarnese, domenica mattina, a partire dalle 10, i cittadini, le associazioni e le istituzioni terranno un presidio davanti agli scavi di Longola. Parteciperanno il gruppo archeologico ”Terramare 3000”, le associazioni ”Amici del Sarno”, ”La sveglia”, ”Diritti dei cittadini”, ”Tutela Salute Ambiente”, ”Pro Cappella zi’ Cristofaro”, il forum delle Associazioni di Poggiomarino, il comitato civico di Ottaviano e i sindaco di Poggiomarino, Striano, San Marzano sul Sarno, San Valentino Torio e Terzigno. Il sito della Longola e’ stato scoperto nel 2000 quando i lavori per il depuratore del Sarno portarono casualmente alla luce un villaggio palafitticolo che documento’ l’esistenza di un insediamento precedente a quello di Pompei. Da allora sono stati rinvenuti migliaia di reperti, che hanno permesso di ricostruire la civilta’ dei Sarrastri, risalente all’eta’ del Bronzo, menzionata anche da Virgilio nell’Eneide. Ora il sito protostorico di Poggiomarino, chiuso dal 23 dicembre, rischia di essere completamente seppellito per mancanza di fondi. ”Rifiutiamo la logica dell’oblio, opponendovi quella di un’urgente e concreata valorizzazione dei reperti rinvenuti. Occorre continuare lo scavo, consentendone nel frattempo un’adeguata fruizione ai cittadini, come avviene per altri siti campani. Inoltre bisogna pensare a musealizzare le migliaia di reperti, che devono ritornare al territorio dal quale sono emersi, per nutrire la memoria storica e l’identita’ civica di un territorio devastato dal malaffare”, spiegano gli organizzatori della manifestazione, che chiedono un incontro urgente con il ministro dei ben culturali Lorenzo Ornaghi.

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