I poliziotti di nuovo in piazza per denunciare pubblicamente la mancata attenzione del Governo nei confronti dei loro diritti e delle loro aspettative, contro i tagli che riducono l’operatività a discapito della sicurezza dei cittadini. Il Segretario Generale Regionale del sindacato di polizia Coisp Giuseppe Raimondi

in merito ai numerosi tagli effettuati da questo Governo ha così commentato: “ I sindacati di polizia che quest’oggi manifesteranno in piazza sono stanchi di incassare solo solidarietà dalle forze politiche, pretendiamo maggior attenzione in particolare dall’esecutivo che governa questo paese. La Campania è le regioni più colpite , manca di tutto dalla carta ai mezzi, città come Napoli e Caserta, ad alto tasso di criminalità, saranno messi seriamente in ginocchio . Salerno, Benevento e Avellino sono costretti a sopperire i turni di volante con gli aggregati che provengono da altre questure per la cronica carenza di personale . Lo straordinario nei migliori dei casi viene tagliato, nei peggiori non viene pagato . I tagli stanno limitando la sicurezza dei cittadini che di riflesso arricchiscono i clan malavitosi . ”

Il Coisp sarà insieme ad altri sindacati di categoria SIAP, SILP-CGIL e ANFP, nel pomeriggio di oggi , alle ore 15 sarà in Piazza delle Cinque Lune (nei pressi del Senato della Repubblica) per manifestare il dissenso nei riguardi di un Governo che con le manovre finanziarie estive ha operato ulteriori pesanti tagli alle risorse destinate alla sicurezza del Paese e che, con la recente legge di stabilità 2012, il cui disegno di legge è stato approvato il 14 dal Consiglio dei Ministri, ha ritenuto di tagliare per ulteriori 60 milioni di € le spese relative al contrasto al crimine e per garantire l’Ordine Pubblico e la Sicurezza e così offendendo la specificità del lavoro degli operatori di polizia, la cui operatività è seriamente compromessa in un momento in cui andrebbe anche aperto un confronto sulle tutele giuridiche di chi ha partecipato agli scontri di sabato scorso. Tagli di 60 milioni di euro che si vanno ad aggiungere ai 2 miliardi e 860 milioni già in precedenza decurtati, sono cifre insostenibili per i poliziotti ed i cittadini. A ciò si aggiungono, altresì, la volontà di non tenere fede agli impegni presi in tema di riordino delle carriere del personale del Comparto Sicurezza nonchè al disinteresse verso l’obbligo di emanare l’atteso DPCM finalizzato a consegnare ai poliziotti, per l’anno 2011, gli “assegni una tantum” quali misure perequative del “blocco degli assegni di funzione e degli automatismi stipendiali” di cui all’articolo 9 del decreto-legge n. 78 del 2010, convertito dalla legge n. 122 del 2010. Si comprenderà, pertanto, come la misura sia davvero colma per chi ogni giorno è chiamato a salvaguardare, con sempre più crescente difficoltà, la sicurezza dei cittadini e di tutto il Paese.

 

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