In occasione del terzo anniversario della nascita del tribunale di Napoli Nord arriva una buona notizia. Come annunciato dal ministro della Giustizia, Andrea Orlando, Napoli Nord è inclusa nel piano che ha portato alla destinazione agli uffici giudiziari di 359 dipendenti provenienti dall’Area vasta e dalla Croce Rossa. Nove unità andranno alla Corte d’Appello di Napoli: ne gioverà l’area cancelleria, in risposta all’emergenza che si è creata, a causa della carenza di personale, in fatto di esecuzione delle sentenze penali. A Napoli Nord arriveranno, invece, in tutto quindici unità: sei andranno alla Procura, nove al Tribunale. Quella della scopertura d’organico rappresenta una delle principali criticità del Palazzo di Giustizia aversano che copre un’utenza che sfiora il milione di abitanti in un’area che va dalla zona a nord di Napoli a quella dell’Agro-aversano nella provincia di Caserta. Della zona di competenza sono inclusi i comuni della cosiddetta «terra dei fuochi». Boccata d’ossigeno, dunque, e possibilità di veder migliorare la macchina amministrativa del Palazzo di Giustizia più volte definito «di frontiera» sia dal procuratore Francesco Greco che dal presidente del Tribunale, Elisabetta Garzo. Le quindici unità in arrivo negli uffici amministrativi andranno a rimpinguare, anche se solo in parte, la grave carenza di organico. «Si tratta di un segnale molto positivo da parte del ministero», commenta il procuratore Greco. «L’ufficio inquirente ottiene in tal modo sei unità amministrative, mentre nove andranno al tribunale. Ciò non ci consente ancora di assicurare un cancelliere a ciascun sostituto, ma sicuramente ci permette di alzare il livello di assistenza ai magistrati che operano in un territorio così vasto con le criticità che presenta». «I nuovi arrivi andranno alle tre segreterie centralizzate che abbiamo creato e che curano gli adempimenti dei 23 sostituti procuratori in organico». Come detto, il personale in arrivo proviene dalla Croce Rossa. Entreranno in servizio il prossimo primo settembre, ma sebbene si tratti di profili professionali di medio-alto livello, non hanno esperienza in campo giudiziario e pertanto potranno essere operativi solo dopo alcuni mesi di formazione già pianificata: ruoteranno tra le varie segreterie e affiancheranno cancellieri esperti. Il nuovo personale amministrativo fa sì che diminuisca in modo significativo la carenza di organico che, a Napoli Nord, passa dal 34,69 al 28,57 per cento. Non sono certo risolti in tal modo i problemi del Palazzo di Giustizia che ha sede nel magnifico castello aragonese di Aversa. La pianta dei magistrati manca ancora di sei unità, attualmente sono 23 i sostituti (più in due aggiunti e il procuratore capo) su un organico previsto di 26. Restano poi i problemi legati all’edilizia, aule piccole e prive di impianti di videoconferenza che hanno già causato il «trasferimento» a Napoli di importanti processi alla criminalità organizzata con testimoni i collaboratori di giustizia. L’incremento del personale amministrativo rappresenta però un importante segnale in un territorio difficile, come appunto quello in cui insiste il Palazzo di Giustizia inaugurato il 19 settembre del 2013 e apre la prospettiva a un futuro di crescita. D’altronde, il ministro Andrea Orlando ha anche annunciato che a breve saranno avviate le procedure per l’assunzione di mille nuove unità di personale amministrativo: ne gioverà, certamente, anche il tribunale di Napoli Nord, come detto il più giovane d’Italia, ma operativo in una delle zone più difficili del Paese.

 

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