É stata quantificata in 6000 euro, notevolmente ridotta quindi rispetto ad una prima valutazione, la somma che lo scrittore Roberto Saviano e la casa editrice Mondadori dovranno versare in solido alla Libra Editrice, società che edita i quotidiani Cronache di Napoli e Cronache di Caserta per due articoli che furono riprodotti nel libro Gomorra senza l’indicazione della fonte. É quanto ha stabilito la Corte di Appello di Napoli (sezione specializzata in materia di impresa) che ha riassunto una causa già finita al vaglio della Cassazione: la Suprema Corte aveva infatti rinviato il processo civile, in parziale accoglimento della istanza di Saviano, davanti ai giudici di secondo grado. I magistrati hanno stabilito altresì la compensazione delle spese legali tra le parti, condannando la Libra editrice alla restituzione in favore della Arnoldo Mondadori – editore di Gomorra – della somma di 21.866 euro. “La sentenza di oggi ha confermato quanto andiamo dicendo da anni e che ormai era stato definitivamente accertato dalla Cassazione: Roberto Saviano ha copiato gli articoli di Cronache. Aggiungerei che lo scrittore non ha mai chiesto scusa, anzi, continua a tacere su questa circostanz ha affermato in un comunicato Ugo Clemente, direttore editoriale di Cronache, commentando la sentenza della Corte di Appella di Napoli. “La Corte di Appello di Napoli – ha detto il direttore responsabile di Cronache Domenico Palmiero – ha ribadito che Saviano ha riprodotto illecitamente in ‘Gomorra’ alcuni articoli di ‘Cronache di Napoli’ e ‘Cronache di Caserta’ e che deve risarcire i danni alla Libra Editrice. In questo momento il mio pensiero va ai tanti colleghi di ‘Cronache’ che, affrontando i pericoli del cronista in terra di camorra, si sono procurati le informazioni per la redazione di quegli articoli. Un lavoro che viene, finalmente, riconosciuto’.

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