CASERTA – Sono rimasti asserragliati per un giorno e una notte in un pullmino all’esterno della Questura di Caserta perché non volevano l’alloggio che era stato loro assegnato dalla Protezione civile: protagonisti un gruppo di nove immigrati nigeriani, appartenenti a tre diversi nuclei familiari,

con tre bambini e due donne incinte. Gli extracomunitari, tutti rifugiati politici, sarebbero dovuti andare a vivere in un appartamento sito nella centrale via Giannone ma dopo aver appreso che nell’alloggio, da 180 metri quadrati con quattro camere da letto, vi era un’unica cucina, si sono rifiutati di prenderne possesso, barricandosi nel mezzo della Onlus Il Cireneo di Sant’Agata dei Goti (Benevento) che ieri li ha condotti a Caserta dal paesino sannita. I nove infatti avevano un alloggio a Sant’Agata ma per problemi di convivenza tra i diversi gruppi familiari avevano deciso di lasciarlo. A mediare anche la responsabile della Cgil-Immigrazione Emanuela Borrelli. “Hanno rifiutato l’alloggio – racconta – perché stressati da mesi di convivenza forzata ma ora li abbiamo convinti ed entro stasera tutto si risolverà”.

 

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