Scuola media Massimo Stanzione chiusa dal 13 al 16 novembre. Questo è quanto disposto dai commissari prefettizi insediatisi da pochi giorni al comune di Orta di Atella, a seguito dello scioglimento dell’amministrazione per infiltrazioni di camorra. Un provvedimento non del tutto inaspettato in quanto giunto a seguito delle segnalazioni di molti genitori dei piccoli studenti che denunciano da tempo le condizioni precarie dell’istituto. Una situazione insostenibile che ha costretto alcuni, dopo che per innumerevoli volte le loro istanze sono rimaste inascoltate, a rivolgersi alla locale stazione dei carabinieri, che ha accolto le richieste ed effettuato i rilievi nel plesso per verificare la veridicità di quanto è stato loro esposto. Ed è stato proprio grazie a quanto emerso dalle indagini effettuate dagli uomini del comandante Antonio Di Resta che è stata disposta la chiusura del plesso. Il motivo principale che ha spinto i commissari ad adottare questa soluzione sono le infiltrazioni d’acqua nella struttura scolastica ma il quadro è ben più drammatico. I problemi di cui soffre la Stanzione, che ospita circa 900 studenti, sono molteplici: si va da un solaio pericolante, per il quale la dirigenza scolastica aveva ipotizzato il puntellamento (soluzione inadeguata e insufficiente per i genitori degli alunni, che chiedono la totale interdizione dal locale in questione) ed ambienti pieni di muffa. Altro problema sollevato è quello degli eventuali doppi turni, anche dislocati temporaneamente in altre strutture (leggi la richiesta della dirigente in calce all’articolo) perché i genitori temono, soprattutto le mamme, che potrebbe diventare una prassi consolidata: denunciano, tra le tante, una scarsa sicurezza della città e quindi sarebbe poco opportuno costringere i ragazzi ad uscire di sera. I disagi vissuti dai giovanissimi studenti ortesi sono continui e perdurano da molto tempo, tanto che alcuni hanno addirittura ventilato la possibilità di chiedere il nullaosta alla dirigente della Stanzione per ritirare i propri figli e trasferirli in altre scuole.  Intanto stamattina sono partiti i lavori imposti dai prefetti reggenti del Comune al fine di poter finalmente garantire quel minimo di sicurezza a cui hanno diritto tutti gli studenti di tutte le scuole di ordine e grado. Che non è diverso da quanto chiedono con forza i genitori: la totale agibilità della struttura ed un ambiente sano. In sintesi, che le lezioni si svolgano in un clima di normalità.

Luigi Viglione

IL PROVVEDIMENTO DEI COMMISSARI

LA RICHIESTA DELLA DIRIGENTE SCOLASTICA

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