Dopo 45 giorni di indagini, ecco la scolta nel caso di Rosa Maria Luisa Bechere. La donna invalida, di 60 anni, è scomparsa dalla sua abitazione di Olbia, in via Petta nel rione San Nicola, da un mese e mezzo. E adesso due persone sono state iscritte nel registro degli indagati con le accuse di omicidio e occultamento di cadavere. La coppia, iscritta nel registro degli indagati, è composta da una olbiese di 42 anni e il compagno, 49 anni, residente a Berchidda, vicini di casa di Rosa Bechere. Secondo la Procura, i due avrebbero rubato alla vittima le carte Bancoposta e Postepay usate per l’accredito del reddito di cittadinanza. Secondo le ricostruzioni, i due avrebbero anche rubato i risparmi, custoditi dalla donna in casa. Ma non finisce qui. Perché, secondo quanto raccolto dagli investigatori, gli indagati avrebbero somministrato nel tempo alla vittima diversi farmaci che ne avrebbero limitato le capacità cognitive, tanto da provocarne nelle scorse settimane un ricovero in ospedale. Rosa Maria Luisa Bechere e i suoi presunti assassini vivevano nello stesso condominio dove, a marzo 2022, era stato ucciso Tony Cozzolino, bruciato vivo, per il quale era stato arrestato Davide Iannelli, napoletano di 48 anni, proprio il compagno della donna scomparsa, che si trova detenuto nel carcere di Bancali a Sassari. Secondo la Procura, i presunti Killer, avrebbero ucciso la donna per appropriarsi delle carte postali necessarie per l’accredito del reddito di cittadinanza e di un ulteriore accredito di un rimborso Inps da 10mila euro. Le forze dell’ordine hanno proceduto a perquisire le diverse case in possesso della coppia.

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