Sagrato e ingresso gremiti prima ancora dell’inizio dei funerali di Francesco Pio Maimone, nella chiesa di San Lorenzo Martire in via Montagna Spaccata a Pianura. L’orario fissato per la messa in ricordo del 18enne ucciso a Mergellina nella notte tar domenica e lunedì scorso è le 15.30, come annunciato dal parroco don Enzo Cimarelli, che officerà insieme al vescovo di Pozzuoli Gennaro Pascarella. In prima fila il sindaco Gaetano Manfredi con la moglie e l’assessore alla legalità Antonio De Iesu, poi i consiglieri comunali Alessandra Clemente e Roberto Minopoli, il presidente della IX Municipalità Andrea Saggiomo e l’assessore Marco Lanzaro. Le esequie, come aveva anticipato don Enzo, sono blindate: «Non sono consentite riprese e interviste rispettando la scelta della famiglia e della comunità parrocchiale, provate dal dolore e dalla sofferenza e che desiderano che il momento di sia di raccoglimento, solidarietà, preghiera e silenzio», le parole del sacerdote. Tantissimi gli amici e i familiari di Francesco Pio, la cui immagine è impressa sulle magliette che ognuno ha voluto indossare in memoria del ragazzo, che lavorava come pizzaiolo ed era amato da tutto il quartiere. Uno scrosciare di applausi accompagna l’arrivo del feretro in chiesa tra la commozione generale. «Francesco vive, come avete scritto sulle vostre magliette. Lui ora vive nella compostezza», dice il parroco all’inizio dell’omelia. «La morte di un giovane per mano violenza ci sgomenta e ci angoscia», osserva il vescovo Pascarella. E continua: «È un grido che si fa richiesta di giustizia, un evento drammatico che ha colpito la nostra comunità civile e religiosa. Siamo ancora capaci di distinguere il confine tra il bene e il male? Ci sia in tutti noi un sussulto di umanità”.

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