Dopo la protesta degli indignados a Roma con i risvolti violenti che non hanno risparmiato chiese e simboli religiosi, il Vaticano condanna la ”violenza immotivata” e ”gli atti di offesa alla sensibilita’ dei credenti”. Le immagini della furia dei manifestanti violenti

che si e’ abbattuta sulla parrocchia di San Marcellino e Pietro, vicino san Giovanni, con un crocifisso distrutto e una madonna fatta in pezzi, hanno fatto il giro del mondo. E spingono a una ferma condanna i cardinali di Roma e Milano. Ma c’e’ spazio anche per la riflessione e l’appello, quello del vicario di Roma, cardinale Agostino Vallini, ai giovani: ”Cercate il dialogo, non la violenza ingiustificata”. Questa mattina, mentre la citta’ di Roma si risveglia ancora sconvolta dagli scontri che hanno portato assalti e distruzione nelle vie centrali della Capitale e partono le prime riflessioni del giorno dopo, a intervenire e’ padre Federico Lombardi, direttore della Sala stampa vaticana.

”Esprimiamo condanna – afferma – per violenze immotivate e gli atti di offesa alla sensibilita’ dei credenti compiuti ieri”. Padre Lombardi si riferisce esplicitamente all’assalto avvenuto alla parrocchia di San Marcellino e Pietro. Su questo episodio condivide, a nome del Vaticano, lo ”sgomento” espresso a caldo il giorno prima dal cardinale Vallini mentre da Milano si leva anche la voce dell’arcivescovo, il card. Angelo Scola: ”Ci offende profondamente come cristiani la distruzione della statua della Vergine e del crocifisso”, commenta e aggiunge: ”L’episodio di ieri, forse, ancor piu’ che offenderci, ci intristisce pesantemente e ci addolora in maniera grave perche’ esprime una grave violenza del piu’ comune senso dell’umano”. Il cardinale Vallini, ‘guida’ pastorale della citta’ teatro degli scontri violenti, al dolore personale affianca l’analisi. ”Questa violenza – spiega all’ANSA – ci dice che c’e’ un malessere diffuso, non solo a Roma, ma in Italia e nel mondo. La protesta ci dice che il mondo ha bisogno di una riflessione e i responsabili sono invitati fortemente a valutare se il cammino della storia, particolarmente in Occidente, sia un cammino giusto”.

Al centro della riflessione ci sono i giovani. Che cosa chiedono? ”I giovani di oggi – commenta il porporato – vorrebbero alcune certezze: poter progettare un futuro, avere uno spazio per inserirsi nella societa’, poter costruire un famiglia. Il problema politico, sociale ed economico diventa allora un problema umano che va preso con la dovuta attenzione, perche’ – continua – ci troviamo dinnanzi ai beni primari della vita”. Se queste aspettative non si realizzano, osserva quindi Vallini, nascono ”il malumore, il disagio, lo sconforto e anche la rabbia talvolta. Pero’ le forme di violenza – ammonisce – sono un’altra cosa e vanno condannate perche’ con la violenza non si costruisce nulla”. ”Serve il dialogo – e’ l’appello -, il confronto e anche la protesta espressa in forme civili”.

Alla domanda se la politica non abbia saputo dare risposte adeguate alle rivendicazioni dei giovani, il cardinale replica: ”La politica non e’ solo quella delle istituzioni, e’ anche la politica del lavoro, la politica del sociale, delle relazioni umane, ognuno di noi fa politica. E’ necessario rimettere l’uomo al centro”. ”Certamente – aggiunge anche con uno sguardo al fermento che si registra tra le associazioni cattoliche che lunedi’ si incontreranno a Todi per un meeting sui credenti in politica – c’e’ bisogno di piu’ impegno da parte di tutti, dei cittadini e certo, dei cattolici. Non a caso il Papa frequentemente, e di recente, ha invitato i cattolici a prendere impegni maggiori nella vita della societa”’. L’assalto alla parrocchia romana amareggia profondamente il cardinale. ”Ci lascia male – spiega -, perche’ l’immagine sacra e’ un’immagine che induce a pensieri alti, a relazioni positive, ci ricorda che siamo tutti figli di Dio e che da li’ dovremmo partire per stabilire relazioni positive”. ”Ovviamente siamo pienamente d’accordo con il cardinale Vallini.

E naturalmente esprimiamo condanna”, ha aggiunto Lombardi, riferendosi ai gruppi di teppisti che hanno provocato per ore una vera e propria guerriglia, con decine di feriti. Interpellato su quanto accaduto Lombardi, nelle sue parole, richiama l’episodio avvenuto nel pomeriggio di ieri nella parrocchia di San Marcellino e Pietro, poco distante da San Giovanni, che e’ stata presa d’assalto. Alcuni manifestanti violenti, entrati nella sala della casa parrocchiale, hanno preso un crocefisso e una Madonna di Lourdes e li hanno distrutti in strada. La foto della statua della madonnina in frantumi e’ una delle immagini che ha segnato la giornata di violenze di ieri. ”E’ stata offesa gravemente la sensibilita’ rispetto alla fede dei credenti. Un’offesa che si aggiunge alle altre, frutto di una violenza immotivata”.

 

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