Si svolgera’ domani, davanti al gup del Tribunale di Taranto Pompeo Carriere, l’udienza preliminare del processo per l’omicidio di Sarah Scazzi, la quindicenne di Avetrana scomparsa il 26 agosto dello scorso anno e ritrovata morta 42 giorni dopo. Due le persone in carcere: sono la cugina della vittima, Sabrina Misseri, e la zia Cosima Serrano, madre di quest’ultima, che devono rispondere dell’omicidio della giovane studentessa che frequentava l’Istituto Alberghiero di Maruggio.

Il pm della Procura di Taranto Mariano Buccoliero e il procuratore aggiunto Pietro Argentino hanno presentato richiesta in tutto di 13 rinvii a giudizio. Dopo essere stati detenuti in periodi diversi, sono ora liberi lo zio Michele Misseri (rispettivamente padre e marito delle due donne in carcere), il fratello di questi, Carmine Misseri e il nipote Cosimo Cosma, detto Mimino, tutti accusati di essersi occupati di nascondere il cadavere nel pozzo dove venne ritrovato nella notte tra il 6 e il 7 ottobre grazie alla confessione dello stesso contadino di Avetrana, il perno intorno a cui e’ ruotato tutto il giallo. Il gup ha dichiarato urgente il processo poiche’ il 14 ottobre scadono i termini di custodia cautelare per Sabrina Misseri. Anche per questo l’udienza preliminare e’ stata fissata in periodo feriale e quelle successive saranno programmate in tempi ravvicinati, anche a cadenza quotidiana, se necessario.

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