Una donna italiana di 25 anni, madre di due bambini di 8 e 20 mesi, veniva segregata nel prefabbricato dove viveva con il compagno e con i suoceri, che la picchiavano continuamente e la costringevano a rubare, ma e’ stata liberata dall’incubo grazie all’intervento dei carabinieri della Tenenza di Guidonia.

La vittima e’ stata arrestata tre volte nell’ultimo anno per taccheggio, ma gli uomini dell’arma l’ultima volta si sono accorti che alle spalle della donna c’era ben altro che la decisione di vivere di espedienti. I carabinieri hanno deciso cosi’ di approfondire ed hanno scoperto che la ragazza viveva in uno stato di assoluto assoggettamento al suo compagno ed ai suoceri. Gia’ dal 2008, subito dopo il fidanzamento, le era stato fatto divieto assoluto di vedere la propria famiglia, tanto che la madre, quando ha cercato di andarla a trovare, e’ stata malmenata e cacciata dal genero. Per intimorirla e costringerla a commettere i furti, i suoi aguzzini minacciavano di fare del male ai suoi cari e paventavano ancor piu’ gravi conseguenze se lei avesse denunciato la drammatica situazione alle autorita’. I carabinieri della Tenenza di Guidonia hanno trovato tutti gli elementi investigativi che sono serviti poi all’Autorita’ giudiziaria per emettere un ordine di custodia cautelare in carcere per i tre aguzzini. Cosi’ padre, madre e figlio sono stati arrestati per maltrattamenti, sequestro di persona e minacce aggravate e continuate e sono stati costretti arresti domiciliari. La giovane donna con i suoi due piccoli figli e’ stata portata in un luogo sicuro.

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