I Carabinieri di Saluzzo (Cuneo) stanno eseguendo cinque ordinanze di custodia cautelare per presunte irregolarita’ nell’ambito della gestione del servizio di onoranze funebri svolto negli Ospedali di Saluzzo e Savigliano. I reati ipotizzati nell’ambito dell’inchiesta, denominata ”caro estinto’ e coordinata dalla Procura della Repubblica di Saluzzo, sono associazione per delinquere, corruzione e atti contrari al proprio ufficio.

Le cinque misure restrittive sono tre in carcere, una agli arresti domiciliari e un’altra consistente nell’obbligo di dimora. Secondo l’accusa, due addette alle camere mortuarie degli ospedali di Saluzzo e Savigliano avevano un filo diretto con un’impresa di onoranze funebri di Saluzzo a cui segnalavano i decessi in cambio di una ”ricompensa” pari al 20% del costo del funerale. La stessa impresa veniva segnalata ai parenti dei defunti. La ditta in questione e’ ”la Saluzzese Fior di Loto”. Il gip del Tribunale di Saluzzo, su richiesta del magistrato Ezio Domenico Basso, ha disposto il sequestro delle tre sedi dell’ impresa funebre. Sei le denunce presentate, mentre 13 sarebbero i casi accertati sui quali si sta ancora indagando, per un giro di affari di alcune decine di migliaia di euro. Le misure cautelari riguardano le due addette alle camere mortuarie, rispettivamente di 55 anni di Polonghera e di 51 anni residente a Saluzzo, la titolare dell’impresa, 52 anni residente a Bra ma domiciliata a Carmagnola, il genero di 32 anni, di Carmagnola (agli arresti domiciliari), la figlia di 34 anni sottoposta all’obbligo di dimora.

 

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