Il pusher che spaccio’ la droga letale al 17/enne morto a Milano durante la festa di Halloween del 2010, e’ stato condannato con rito abbreviato a 5 anni e 4 mesi di reclusione. La giovane di 21 anni che fece da tramite, consegnando la dose al ragazzo, ha patteggiato una pena di 2 anni e 4 mesi, anche per il reato di concorso in omicidio colposo come conseguenza della cessione di stupefacenti.

Stando alle indagini del pm di Milano Gianluca Prisco, il ragazzo, Marco Botti, era arrivato dalla provincia di Lucca a Milano con alcuni amici piu’ grandi di lui, per trascorrere la nottata di Halloween insieme ad altre due amiche al centro sociale milanese Leoncavallo. Lo ‘sballo’ lo aveva procurato una delle due ragazze, Elite M., che ha patteggiato la pena. Quella sera, infatti, la giovane si era messa in contatto con Marco C., un pusher che vendeva ecstasy in Porta Genova, a Milano. Per 120 euro aveva acquistato tre grammi di ecstasy (Mdma il nome scientifico). Lo spacciatore venne arrestato lo scorso 15 maggio, accusato di spaccio e concorso in omicidio colposo come conseguenza di altro reato. Per la seconda contestazione il Tribunale del Riesame aveva deciso pero’ per la scarcerazione, mentre l’uomo resta tuttora detenuto per il primo reato. L’unico riconosciuto a suo carico anche oggi dal gup Giuseppe Gennari, che lo ha condannato anche per altri episodi di spaccio. L’omicidio colposo ha ‘retto’ solo per la ragazza. Dall’inchiesta era emersa la totale estraneita’ del Leoncavallo (i ragazzi hanno comprato e consumato la droga fuori dal centro sociale), che invece all’indomani della morte del giovane aveva subito numerose critiche dal mondo politico.

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