Altri quattro bambini nati al Gemelli sono risultati positivi ai test sulla Tbc. Lo rende noto la Regione Lazio, sottolineando che prosegue l’attività di controllo sui 1271 neonati nati nell’ospedale dal primo marzo al 25 luglio, ultimo giorno di servizio dell’infermiera del reparto di neonatologia a cui è stata riscontrata la tubercolosi.

In particolare, nella giornata di oggi, sono emersi 4 esami positivi, 3 bimbe e un maschietto. Tre dei neonati positivi sono nati nel mese di marzo, uno nel mese di aprile. Salgono così almeno a 16 i neonati risultati positivi al test della tubercolosi. Se poi dai test genetici, dovesse risultare che il ceppo che ha colpito la bimba di 5 mesi, nata al Gemelli il 22 marzo e ricoverata al Bambino Gesù da metà luglio, dovesse essere lo stesso, i casi diventerebbero 17. Anche oggi, alle 19, presieduta dal presidente della regione, Renata Polverini, si è riunita l’unità di coordinamento che sta gestendo i controlli. L’unità di coordinamento, attraverso i suoi esperti, ha ricordato ancora che “la positività al test non significa malattia ma esprime l’avvenuto contatto con il bacillo”. Sui 4 neonati sono stati già programmati ulteriori controlli e sarà proposta la profilassi prevista dal protocollo definito dall’unità di coordinamento. La profilassi, definita anche dalle linee guida internazionali, “evita il rischio di sviluppare la malattia a seguito dell’avvenuto contatto con il micobatterio”. L’unità di coordinamento precisa inoltre che, dei neonati risultati positivi fino ad oggi e sottoposti agli ulteriori controlli previsti, nessuno è risultato ammalato. Oggi sono stati anche fissati altri 160 appuntamenti, per un totale al momento di oltre 860 appuntamenti. E – sottolinea ancora la Regione – entro il 31 agosto tutti i bambini interessati saranno stati sottoposti a visita e test come previsto dal protocollo medico.

 

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