I due attentati gemelli che, stamane, hanno fatto tremare Damasco hanno ucciso “numerosi civili e agenti di sicurezza”: lo ha detto la tv di Stato siriana, senza pero’ aggiungere un bilancio preciso. “Due attentati terroristici hanno colpito Damasco stamane”, ha riferito la televisione senza fare menzione di vittime, ma aggiungendo che, dalle prime notizie, i due attentatori hanno fatto esplodere altrettanti veicoli imbottiti di esplosivo. Gli attentati -avvenuti lungo l’uno nel quartiere di al-Qasaa lungo Boulevard Baghdad e l’altro nella zona di Duwar al-Jamalek- sembrerebbero aver colpito il quartier generale della polizia criminale e un ufficio dei servizi segreti siriani.

Un’ondata di attentati ha colpito le grandi citta’ siriane negli ultimi mesi e adesso il timore e’ che al-Qaeda abbia approfittato di un anno di rivolte contro il regime di Bashar al-Assad per spostare il ‘focus’ delle sue operazioni, dal vicino Iraq alla Siria,. Il 3 marzo un kamikaze si fece esplodere in un veicolo nella citta’ che e’ stata la culla del movimento di proteste, Daraa, a sud di Damasco, uccidendo 2 persone e ferendone una ventina. Il 6 gennaio, un’autobomba esplose proprio nella capitale, uccidendo 26 persone e causando il ferimento di decine di altre, la gran parte civili; e anche in quel caso, la tv di stato parlo’ di Kamikaze e di attentati “terroristici”. Gli Usa hanno finora resistito ai crescenti appelli dei Paesi alleati del mondo arabo, Qatar e Arabia Saudita in testa, perche’ si armino i ribelli, proprio nel timore che le armi possano cadere in mano di frange ‘jihadiste’. Il capo di al-Qaeda, Ayman al-Zawahiri, ha espresso il suo sostegno alla rivolta siriana in un messaggio pubblico diffuso a febbraio: messaggio in cui il medico egiziano criticava il regime per i suoi crimini contro la popolazione e lodava l’insurrezione popolare.

 

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