A tutte le sue sette vittime – tre militari, i bambini e l’insegnante della scuola ebraica – il killer di Tolosa “ha sparato un colpo alla testa a bruciapelo”: lo ha detto in una conferenza stampa il procuratore della Repubblica di Parigi, Francois Molins. L’autore della strage della scuola ebraica di Tolosa è

“un mostro ancora in libertà”: lo ha affermato il presidente francese Nicolas Sarkozy stamani davanti agli studenti della scuola Francois Couperin, nel cuore di Parigi, a due passi dal Memoriale della Shoah, al termine del minuto di silenzio in memoria delle vittime (un professore di religione di 30 anni, Jonathan Sandler, e i suoi due figli, Gabriel di 4 anni e Arieh di 5 anni, e una bambina, la figlia del direttore della scuola, Myriam Monsonego di 7 anni). Setacciare il terreno e non sottovalutare nessun elemento nella caccia al nemico pubblico numero uno: questa la missione di 14 poliziotti coordinati da specialisti della polizia e dei gendarmi, coordinati personalmente dal ministro dell’Interno, Claude Gueant, che rimarrà a Tolosa – su indicazione del presidente della Repubblica, Nicolas Sarkozy – fino a quando la missione sarà compiuta. Nuovi elementi sono intanto giunti a preoccupare Gueant e i 40 “superflic” della direzione DNAT (antiterrorismo) arrivati da Parigi di rinforzo ai colleghi di Tolosa. Innanzitutto la piccola telecamera che – ha annunciato Gueant – l’uomo avrebbe avuto “sul petto, attaccata ad una tracolla”. E’ un elemento che preoccupa ancora di più la polizia, perché è la dimostrazione della freddezza e dei piani inimmaginabili di una specie di “terminator”, come lo definiscono qui a Tolosa. Si tratta di lavoro per i “profiler”, gli specialisti dell’individuazione del carattere e del tipo di killer, coadiuvati in queste ore da specialisti di Internet che stanno passando al setaccio tutti gli indirizzi IP del sito di vendite on line tramite il quale il killer aveva attirato uno dei militari uccisi, facendogli credere che avrebbe comprato la sua moto. In mano agli inquirenti c’é poco: i filmati della videosorveglianza della scuola, che danno qualche indicazione sulla corporatura, il modo di camminare e lo scooter utilizzato. Su quest’ultimo particolare – si tratta di uno Yamaha T-max 500 cc – resta in piedi l’interrogativo sul colore: sarebbe lo stesso rubato ad inizio marzo e utilizzato per gli agguati ai militari, ma in quei casi era nero, alla scuola era di colore bianco. Il presidente francese Nicolas Sarkozy ha assicurato al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu la “totale determinazione” a fermare l’autore del massacro di ieri a Tolosa: lo si legge in una lettera inviata dal capo dello Stato al premier israeliano, resa pubblica dall’Eliseo. “Le assicuriamo la totale determinazione delle autorità francesi affinché l’autore di questo atto vile e ignobile sia fermato e giudicato con tutta la severità che richiede la gravità e la crudeltà di questo crimine”.

 

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