Si continua a trattare per la liberazione di Paolo Bosusco, la guida piemontese nelle mani dei guerriglieri maoisti dal 14 marzo. Dopo un giorno di pausa, sono ripresi stamane i colloqui tra i mediatori del governo dell’Orissa e quelli designati dai ribelli, B.D. Sharma e Dandapani Mohanty.

E proprio da questi ultimi e’ trapelato un cauto ottimismo: “Speriamo di chiudere gia’ oggi”, hanno fatto sapere. Il nuovo round negoziale era iniziato lunedi’ sera, dopo che il leader dei guerriglieri comunisti, Sabyasachi Panda, aveva minacciato di uccidere Bosusco se il governo avesse tentato un blitz per liberarlo. Avvertimento a cui la moglie del capo maoista, Subhasree Das, detta Mili, attualmente in carcere, aveva replicato con un appello al marito: “non fate del male all’ostaggio” italiano. Fra le condizioni imposte dai ribelli all’esecutivo dell’Orissa per il rilascio della guida piemontese, vi e’ la liberazione di sette compagni, fra cui la stessa Mili. Assolta dall’accusa di far parte di un commando maoista coinvolto in una sparatoria con dei poliziotti, Mili e’ stata riarrestata nell’ottobre 2011 con le stesse accuse. Ma secondo indiscrezioni riportate dalla stampa indiana, la sua liberazione potrebbe essere imminente: un gesto di apertura che potrebbe rappresentare la svolta per il rilascio di Bosusco. Quanto al caso dei maro’ agli arresti nello Stato indiano del Kerala, gli armatori proprietari della petroliera Enrica Lexie – bloccata nel porto di Kochi dal 15 febbraio – hanno deciso di rivolgersi alla Corte Suprema Indiana di New Delhi. La mossa arriva dopo che l’Alta Corte del Kerala ha annullato una precedente pronuncia che dava il via libera alla partenza della nave. Il ricorso verra’ presentato nei prossimi due giorni, riferisce la stampa indiana.

 

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