L’Iran ha oggi minacciato di chiudere al traffico mondiale di petroliere lo stretto di Hormuz, se verranno decise sanzioni contro le sue esportazioni petrolifere. Lo ha detto il primo vice presidente iraniano Mohammad Reza Rahimi, citato dall’agenzia ufficiale Irna. Secondo i dati 2009 dellA US Energy Information Administration, circa un terzo di tutto il petrolio estratto in mare passa dallo stretto di Hormuz.

Le navi da guerra americane pattugliano l’area per assicurare un passaggio sicuro delle petroliere. Le tensioni con l’Iran sono aumentate sensibilmente dopo l’ultimo rapporto dell’Agenzia per l’energia atomica (Aiea) che l’8 novembre ha confermato i piani iraniani per la costruzione della bomba atomica negli impianti che secondo il governo iraniano sono destinati esclusivamente alla produzione di energia nucleare per uso civile. Il governo iraniano già in passato aveva minacciato di voler colpire gli interessi israeliani e americani nel Golfo in caso di sanzioni e la chiusura dello stretto è sempre stata considerata dagli analisti una delle forme di rappresaglia più probabili. La maggior parte del greggio esportato dall’Arabia Saudita, dall’Iran, dagli Emirati, dal Kuwait e dall’Iraq – insieme a quasi tutto il gas naturale del Qatar – deve passare attraverso i 6,4 chilometri del canale che divide l’Oman dall’Iran.

 

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