Ha 80 anni compiuti e non è voluta mancare al processo in corso. Dopo numerose minacce subìte si sarebbe costretta a cedere – per 110mila euro mai ricevuti – persino la cappella gentilizia al cimitero, ha deciso si costituirsi parte civile a un processo contro la camorra in corso a Napoli. A rilanciare la notizia pubblicata da Il Mattino, l’agenzia Ansa.

    Suo marito imprenditore nel settore della gestione dei rifiuti prima, e i suoi figli dopo, sono stati vittime del racket. Uno dei suoi figli è costretto a vivere altrove, dopo aver denunciato le richieste estorsive, contribuendo con le sue dichiarazioni anche ad alcune condanne. Al fianco della donna l’associazione ‘SOS Impresa’.

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