La protesta è partita dall’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate che attraverso la sua pagina facebook: “Si faccia subito il registro targhe protette, o ci occupiamo della salute delle persone o ci occupiamo di scartoffie”- In Italia tutto è il contrario di tutto. Anche l’applicazione delle leggi e delle norme è spesso a libera interpretazione. Accade così che mentre si dà il via libera ai pirati della strada, che quasi sempre la fanno franca, gli operatori sanitari devono fare i conti, anche nel senso letterale del termine, con il codice della strada. “Anche noi facciamo fatica a crederci”, spiega l’Associazione. E poi aggiunge: “Il Giorno 5 settembre 2023 il 118 di Pozzuoli è intervenuto a Quarto per Antonella Iaccarino, la donna alla quale è stata gettata della benzina addosso ed è stata data fuoco dal vicino di casa. I sanitari, in una disperata “corsa contro il tempo” l’hanno trasportata da Quarto al centro grandi ustionati del Cardarelli. Nel tragitto l’ambulanza ha preso un verbale per eccesso di velocità. Inconcepibile. Il 21 ottobre Antonella è morta! Caro Ministero dell’interno, centro nazionale accertamento infrazioni, se proprio volete ….noi andiamo piano…..ma poi? “E’ una situazione paradossale e ridicola soprattutto considerando che chi portò i tik-toker all’inaugurazione del negozio al corso Umberto I con un’ambulanza privata a sirene spiegate fu sanzionato con un verbale di 30 euro mentre gli operatori sanitari delle ambulanze devono pagare multe salate per eccesso di velocità. Noi da anni denunciamo cialtroni ed irresponsabili che corrono, impennano, guidano senza cintura di sicurezza riprendendosi con i cellulari per i video da mettere su Tik-tok, che rischiano di investire ed ammazzare le persone e poi, magari, non beccano neanche una misera multa quando invece gli bisognerebbe sequestrare il veicolo e , in alcuni, casi mandarli in galera. Invece, poi, multano le autoambulanze. E’ il paese dei contrari. Un’ambulanza che è chiamata per un codice rosso e che attiva quindi sirena e lampeggiante non può prendere multe, sta salvando una vita. Secondo l’articolo 54 del Codice Penale ’non è punibile chi ha commesso il fatto (l’eccesso di velocità) per esservi costretto dalla necessità di salvare sé od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo’. Vi è poi la legge speciale 689/81 che stabilisce che ‘non risponde delle violazioni amministrative chi ha commesso il fatto nell’adempimento di un dovere o nell’esercizio di una facoltà legittima ovvero in stato di necessità o di legittima difesa’. Questa multa va, quindi, annullata. Così come tutte quelle emesse per casi di emergenza. E’ la regola generale che va rivista.”- ha dichiarato Borrelli.

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