AFRAGOLA – Scoperta una villa confiscata ad un boss della camorra trasformata in un inceneritore con tanto di forno che brucia e produce fumi tossici notte e giorno. Nel pomeriggio di ieri (25 luglio) nelle campagne tra Afragola e Caivano, in località Cinquevie, nel corso di un sopralluogo di cittadini e associazioni la scoperta della struttura abbandonata con all’interno l’inceneritore. La villa si trova su un terreno confiscato ed è vicina ad un campo Rom, circondata da un muro e presidiata da ragazzini.

All’interno una vera e propria fornace perennemente accesa in cui nottetempo viene sversato di tutto, soprattutto rifiuti provenienti dalle aziende e che esalano un fumo denso e acre. Sul posto, dopo la denuncia dei comitati, arrivano, Vigili del Fuoco, Polizia e Carabinieri. Nessuno se n’era accorto prima eppure quella colonna di fumo proveniente dalla villa abbandonata era il frutto di una vero e proprio processo industriale con tanto di “altoforno” capace di distruggere rifiuti di ogni genere, e fondere quintali di rame frutto di furti. Intanto la scoperta dell’inceneritore clandestino desta preoccupazione tra chi risiede in quell’area. Sul posto per verificare l’eccezionale scoperta, i rappresentanti dei comitati, Lucio Iavarone e i medici impegnati nella battaglia contro i fuochi, Luigi Costanzo e Gennaro Esposito di “Medici per l’Ambiante” e tanti cittadini guidati dal parroco Don Maurizio Patriciello, “Incredibile, una ” fabbrica della morte” ” che fuma” 24 ore al giorno. sotto gli occhi di tutti, – dichiara il parroco – una vergogna”. Il coordinamento comitati fuochi ha annunciato una querela contro il presidente della Regione, i presidenti delle province di Napoli e Caserta oltre a trentasette sindaci per i danni ricevuti dalle popolazione dai roghi di sostanze tossiche.

 

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