Era videosorvegliato con microtelecamere il covo del clan Polverino scoperto oggi dai carabinieri del nucleo investigativo di Napoli nel sottotetto della villetta di Salvatore Simioli, 44enne arrestato e detenuto dal 3 maggio scorso, ritenuto affiliato al clan. Il rifugio e’ stato trovato dai militari nel corso di una perquisizione nell’abitazione di Simioli, attualmente abitata dalla madre, in via Benedetto Croce. Al covo si accedeva da due ingressi tramite una carrucola con telecomando o con una scala da una porta a 5 metri di altezza.

Le indagini sul clan lo scorso 3 maggio portarono all’arresto di 39 affiliati ritenuti responsabili a vario titolo di associazione per delinquere di tipo mafioso, tentato omicidio, estorsioni, usura, detenzione illecita di armi, traffico e spaccio di stupefacenti, trasferimento fraudolento e possesso ingiustificato di valori nonche’ di reinvestimento di capitali di provenienza illecita in attivita’ imprenditoriali, immobiliari, finanziarie e commerciali e, nei mesi successivi, alla cattura di altri 6 affiliati riusciti a sfuggire al blitz. All’interno i militari hanno rinvenuto e sequestrato 78 grammi di hashish, 204 grammi di marijuana e un giubbotto antiproiettile. Inoltre, celato da un mobile, e’ stato individuato un nascondiglio che avrebbe potuto ospitare una persona. Gli arresti degli affiliati al clan sono stati eseguiti nel corso di un’indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli dal 2007 a oggi, anche con la cooperazione dell’Uco (Unidad Central Operativa) della Guardia Civil spagnola. Durante le investigazioni sono stati identificati capi e gregari del clan che, a partire dall’hinterland a Nord di Napoli, ha il controllo di attivita’ imprenditoriali e commerciali in Italia e in Spagna e gestisce un grosso traffico di stupefacenti dalla Spagna all’Italia per il rifornimento delle piazze di spaccio in mano a vari clan del capoluogo campano. Dopo il blitz contro i Polverino i carabinieri hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo chiesto a carico di personaggi ritenuti affiliati e/o prestanome del clan che controlla attivita’ imprenditoriali e commerciali in Italia (a Napoli e provincia) e in Spagna (a Barcellona, Alicante e Malaga). I militari dell’Arma hanno finora sequestrato: 106 appezzamenti di terreno; 175 appartamenti; 19 ville; 18 fabbricati di vario genere; 141 locali tra box auto, negozi e magazzini; 43 societa’ (di capitale, cooperative, aziende agricole, supermercati, alberghi, ristoranti, bar, panifici, gioiellerie, negozi vari); 14 imprese individuali; 117 autovetture; 62 autocarri; 23 motocicli, del valore complessivo stimato un miliardo di euro.

 

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