NAPOLI – Il 12% dei lavoratori delle aziende controllate nel 2011 dalla direzione regionale del lavoro erano in nero, ma punte del 50% sono state raggiunte nei controlli della Guardia di Finanza nella Provincia di Napoli. Questi alcuni dei dati che emergono dal bilancio della lotta al lavoro sommerso tracciato oggi nella Prefettura di Napoli.

Il progetto di vigilanza e’ stato varato nel 2010 ma lo scorso anno si e’ rafforzato grazie al coordinamento tra gli enti previdenziali e le forze dell’ordine: alla riunione di oggi, davanti al prefetto di Napoli Andrea De Martino hanno partecipato i prefetti di Caserta e Benevento, il vicario di Salerno, i vertici regionali e provinciali delle Forze dell’Ordine, i referenti regionali e provinciali della Direzione del Lavoro, dell’Inps e dell’Inail, l’assessore al Lavoro del Comune di Napoli Esposito, i rappresentanti del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dell’assessorato regionale al Lavoro. Secondo i dati del 2011, in Campania la Drl (Direzione Regionale del Lavoro), l’Inps e l’Inail hanno effettuato complessivamente circa 17.500 controlli, che hanno consentito di rilevare circa 7.700 situazioni lavorative in nero. A livello regionale, sulla scorta dei dati forniti dalla Drl, sono state effettuate 13.085 ispezioni e sottoposti a verifica 38.843 lavoratori, dei quali 4.906 sono risultati in nero (circa 12%), tra questi 496 (circa il 10%) sono di origine extracomunitaria.

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