Dopo il rinvio a giudizio per l’ex dirigente della squadra mobile di Napoli Vittorio Pisani e’ arrivata anche la conferma del divieto di dimora a Napoli. E’ l’esito dell’inchiesta condotta dai pm della Dda di Napoli su una presunta attivita’ della camorra di riciclaggio di denaro derivante da usura attraverso ristoranti e pub.

In tale indagine e’ coinvolto anche un poliziotto stimato per le capacita’ investigative e che annovera tra i risultati piu’ eclatanti della sua carriera la cattura dei principali boss del clan dei Casalesi, Michele Zagaria – avvenuta nei giorni scorsi a Casapesenna – e Antonio Iovine. Pisani e’ finito nel mirino degli inquirenti per i suoi rapporti con Marco Iorio, un imprenditore napoletano che opera nel settore della ristorazione. Iorio e’ titolare di una serie di locali sul lungomare. Secondo l’accusa, l’ex dirigente della Mobile era al corrente del fatto che alcuni usurai erano soci dell’imprenditore e cio’ nonostante non era mai intervenuto per reprimere l’attivita’ di riciclaggio: viene imputato tra l’altro di abuso d’ufficio e rivelazione di segreto.

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