NAPOLI – Ci sono nuove intercettazioni depositate nell’inchiesta sullo scandalo sanita’ a Napoli, che ha visto in carcere il primario dell’ospedale Cardarelli, Paolo Jannelli, per aver dirottato pazienti del nosocomio nella sua clinica privata Villa del Sole. Per il primario, cosi’ come emerge da alcune conversazioni captate dalle forze dell’ordine, i pazienti ricoverati nell’ospedale erano “materiale” da “smistare” in clinica. Jannelli, che non e’ in ospedale, in una delle intercettazioni depositate dai pm dopo l’arresto, chiede al collega: “Tutto tranquillo al Cardarelli?”. L’interlocutore risponde: “Si’, tutto tranquillo. Io mo’ oggi tengo 18 ore. Devo fare pomeriggio e notte, oggi”.

Il primario suggerisce: “Va be’, tu vedi un poco se arriva un po’ di materiale, capisci”. Ma esiste anche altro per il primario indagato per truffa ai danni dello Stato, peculato e concussione. In un’altra conversazione telefonica c’e’ la vicenda di un paziente che, operato a Villa del Sole, il giorno successivo alla dimissione deve essere nuovamente ricoverato per una infezione alla ferita. Secca la risposta del primario: “A me non interessa, che devo fare?”. Gli atti sono stati depositati dai pm Francesco Curcio e Henry John Woodcock, titolari dell’inchiesta, subito dopo gli ultimi interrogatori di garanzia.

BLITZ SANITA’: NAPOLI; IL GIALLO DELLE BARELLE IN PIU’ TESI PROCURA: UTILIZZO FORZATO PER DIROTTARE PAZIENTI IN CLINICA NAPOLI (ANSA) – NAPOLI, 13 MAR – Secondo la procura di Napoli, Paolo Jannelli, primario di ortopedia all’ospedale Cardarelli, aveva interesse ad accogliere nel reparto più pazienti rispetto alla disponibilità dei posti letto, utilizzando anche le barelle; lo scopo era quello di rendere difficili le condizioni di degenza per dirottare più facilmente gli ammalati verso la propria clinica Villa del Sole. Per avvalorare la loro tesi, i pm Francesco Curcio e Henry John Woodcock hanno depositato numerose intercettazioni telefoniche, tra cui quella di due infermiere del reparto, Antonella ed Annunziata. Antonella chiede. “Quanti malati teniamo?”. La collega risponde: “Sedici. Però comunque dice che devono essere undici donne e undici maschi. Ventidue più barelle, capito? E questo é”. Antonella protesta: “Ma io voglio sapere perché passa sempre questo principio ‘piu’ barellé, ma quanto li schifo!”. Annunziata: E’ perché Jannelli così vuole. Jannelli ha detto che devono essere undici e undici”. Antonella: “Undici e undici sono d’accordo, ma perché deve mettere pure le barelle?”. Le due vorrebbero chiedere una riunione con il primario per risolvere il problema. Annunziata commenta: “Ma poi dove sta scritto che noi dobbiamo tenere queste barelle. Ma perché, Misasi (un altro primario, ndr) non le ha, perché noi dobbiamo prendere sempre le barelle. E poi dove si mettono qua queste barelle?, che ci stanno questi corridoi stretti stretti”. Antonella: “Ma io non riesco a capire”.

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