SAN CIPRIANO D’AVERSA – Su sindaco di San Cipriano di Aversa, Enrico Martinelli, arrestato per associazione a delinquere di stampo mafioso, sono stati raccolti molti elementi che dimostrano “intraneita’ nell’associazione mafiosa” del primo cittadino. A scriverlo, il gip Oriente Capozzi nell’ordinanza di custodia cautelare che raccoglie anche i testi di 35 biglietti scritti a macchina dal boss dei Casalesi Enrico Martinelli, omonimo e cugino del sindaco, molti a lui indirizzati con ordini precisi.

“Dal materiale documentale acquisito ed esaminato – scrive il gip – emerge come Martinelli Enrico, tra i piu’ fidati luogotenenti del capoclan (Antonio Iovine, ndr.), e’ il vero sindaco e utilizza il suo omonimo come prestanome della carica pubblica. I ‘pizzini’ sono imbarazzanti per il sindaco, soprattutto nella parte in cui costui e’ destinatario dei rimbrotti e dei rimproveri del boss che gli ricorda che e’ stato eletto in quanto egli stesso affiliato al clan”. In particolare, per il giudice, emerge il biglietto contrassegnato con il numero 32 con l’elenco di “tutti i lavori e chi li deve fare, per non creare malintesi”. Il boss parte dall’appalto pubblico per il cimitero, per passare all’asfalto di via Acquario, al II lotto per l’ampliamento dello stadio alla pubblica illuminazione, tra una sgrammaticatura e l’altra infilando il nome di chi deve avere il lavoro. Il testo, annota il gip, “si pone tra il 9 maggio 2007”, data di una delibera di giunta del sindaco che segue le indicazioni, e il 29 agosto 2007, data dell’arresto del boss.

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