Un cognato del boss Raffaele Cutolo, Giovanni Iacone, di 53 anni, è stato condannato oggi a 24 anni di reclusione (con il riconoscimento della seminfermità mentale) per l’omicidio dell’anziana madre, Pasqualina Alaia, massacrata a colpi di martello il 20 maggio del 2008 nella sua abitazione di Ottaviano.

Nel 1996 Iacone (la cui sorella Immacolata ha sposato in carcere l’ex capo della Nco ed ha avuto da lui una bambina) aveva assassinato nello stesso modo la moglie, Renata Tamburrini, a Cimego, in provincia di Trento. La sentenza è stata emessa dalla V corte d’assise, presieduta da Adriana Pangia; il pm Valeria Sico aveva chiesto l’ergastolo. Nel corso della requisitoria, la rappresentante della pubblica accusa ha ricostruito nei dettagli il clima in cui è maturato l’omicidio. Dopo avere scontato dieci anni di carcere per l’omicidio della moglie, Giovanni Iacone, che nel frattempo aveva perso la potestà genitoriale sui figli, era tornato ad Ottaviano. Non avendo né un lavoro né un’abitazione, la madre l’aveva accolto in casa sua; i rapporti tuttavia si erano presto deteriorati, soprattutto perché Giovanni aveva intrapreso una relazione sentimentale con una sorellastra, nata da una relazione extraconiugale di suo padre. La relazione, ha sottolineato il pm, era avversata anche dalla sorella Immacolata. Fu proprio quest’ultima a scoprire il corpo senza vita della madre, a trovare il martello insanguinato su un divano e a telefonare subito al fratello, certa che fosse lui l’assassino.

 

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