Esclude categoricamente che il ragazzo volesse uccidere l’ex fidanzatina: lo sostiene l’avvocato Domenico dello Iacono, legale del diciassettenne che ieri è stato sottoposto a fermo, a Napoli, per avere sfregiato con un fendente la bambina. Il ragazzo è da ieri nel Istituto per minori dei Colli Aminei di Napoli in attesa dell’udienza di convalida. I carabinieri lo hanno fermato nei nei pressi della caserma dove si stava recando, accompagnato dall’avvocato, per consegnarsi alle forze dell’ordine. «Le modalità dell’accaduto escludono che il mio cliente volesse provocare la morte della ragazzina. Le indagini poi spiegheranno se è sussistente la premeditazione o se è ha agito in preda a un raptus». La Procura dei minorenni di Napoli contesta al 17enne, legato da vincoli di parentela con una nota famiglia malavitosa partenopea, l’articolo 583 quinquies del codice penale, un reato da «codice rosso» istituito per punire chi provoca una deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso.

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