Con gli otto rintocchi delle campane, tanti quanti le vittime, si sono aperte in Piazza Loggia a Brescia le celebrazioni del 49esimo anniversario della Strage del 28 maggio 1974 in cui morirono 8 persone e ne rimasero ferite 102. Alle 10.12 di quella mattina una bomba esplose mentre era in corso una manifestazione antifascista indetta dai sindacati. Il 49esimo anniversario arriva a pochi giorni dalla decisione dell’Avvocatura di Stato di ricorrere in Cassazione contro la decisione del giudice di Brescia Federica Brugnara di escludere la Presidenza del Consiglio dei ministri dalle parti civili nell’udienza preliminare a carico di Roberto Zorzi, ritenuto uno dei presunti esecutori materiali della strage di Piazza Loggia. L’udienza è stata aggiornata al 15 giugno ma il caso rischia di paralizzare il procedimento. “Visto che il governo ci tiene molto ad esserci mi auguro che la Cassazione fissi l’udienza entro il 15 giugno. Il mio è un appello. Dopo 50 anni non c’è molto altro tempo da perdere” ha detto Manlio Milani presidente della Casa della Memoria di Brescia. “Bisogna fare presto, ma anche bene a garanzia di tutti”, ha detto il presidente della Corte d’appello di Brescia Claudio Castelli presente in piazza con i vertici della giustizia bresciana. Un lungo applauso ha salutato Franco Castrezzati, il sindacalista che al momento dello scoppio della bomba stava parlando sul palco di Piazza Loggia e che anche quest’anno, in carrozzina e segnato dall’età, ha voluto essere presente. Mattarella ricorda piazza della Loggia, memoria radice del futuro – “Otto persone uccise. Oltre cento ferite. La città di Brescia sconvolta. La Repubblica ferita. Tanto sangue innocente fu versato la mattina del 28 maggio 1974 in Piazza della Loggia dagli strateghi del terrore e dai loro spietati esecutori per destabilizzare la democrazia, attaccare lo Stato. I piani eversivi del terrorismo neofascista vennero contrastati e sventati. In fedeltà ai principi costituzionali”. Lo afferma il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio in occasione dell’anniversario della strage di Piazza della Loggia. “Protagonisti – prosegue – furono il popolo italiano, le forze politiche e sindacali, le espressioni culturali e sociali, che seppero reagire a mezzo della partecipazione democratica. Le sentenze sono riuscite a ricostruire circostanze e responsabilità dell’attentato di Brescia, evidenziandone la matrice e i suoi legami con l’eversione di destra. Nel giorno dell’anniversario i sentimenti di vicinanza e solidarietà si rivolgono in primo luogo ai familiari e ai discendenti di coloro che persero la vita, ai loro amici e compagni di lavoro. Alla comunità bresciana. Il Paese ha un debito di riconoscenza verso la città di Brescia, colpita per manifestare la sua opposizione irriducibile all’eversione. La comunità nazionale è consapevole di quanto stretta sia la connessione tra democrazia e giustizia e per questo sente di esprimere gratitudine verso chi ha riversato nell’impegno civile – come l’Associazione dei familiari delle vittime – l’immenso dolore personale patito. La memoria è la radice del futuro. Per questo il ricordo di oggi è un messaggio rivolto in special modo alle generazioni più giovani, a cui è trasmesso il testimone della convivenza, della solidarietà, del bene comune da riconoscere e preservare con cura, al di là di ogni legittima differenza di opinioni e interessi”. “La strage di Piazza della Loggia è una delle pagine più buie della storia italiana, una ferita profonda inflitta alla nostra Repubblica. Ma di questa triste pagina custodiamo memoria anche della forte reazione della comunità nazionale. Una reazione orgogliosa che portò alla sconfitta di chi puntava a minare la democrazia attraverso la strategia del terrore. Alle vittime innocenti della strage e ai tanti che ancora oggi ne portano le ferite va il mio deferente pensiero”. Così il presidente del Senato Ignazio La Russa in occasione del 49° anniversario della strage di Piazza della Loggia. “Nel giorno del 49° anniversario della strage di piazza della Loggia, rivolgo un pensiero commosso alle vittime, ai feriti e ai loro familiari. A quasi cinquant’anni di distanza da quel vile attentato terroristico di inaudita violenza che ha segnato una delle pagine più cupe e drammatiche della nostra storia recente, è dovere delle istituzioni rinnovare l’impegno quotidiano nella difesa dei valori e dei principi democratici della nostra Costituzione. Esprimo gratitudine agli uomini dello Stato che con determinazione e perseveranza si adoperarono nel corso del tempo per fare luce sulla vicenda”. Lo dichiara il Presidente della Camera, Lorenzo Fontana.

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