Resta sotto i riflettori la morte, denunciata ieri da Hamas, di 112 palestinesi, e il ferimento di altri 760, quando una folla si è precipitata contro un convoglio di aiuti alimentari nella città di Gaza. Il movimento islamico palestinese sostiene che l’esercito israeliano ha aperto il fuoco sulle persone, mentre Israele riconosce un “tiro limitato” da parte dei soldati che si sono sentiti “minacciati”, assicurando che la maggior parte delle persone rimaste uccise si trovavano in una situazione di caos. “Privare le persone degli aiuti umanitari costituisce una grave violazione” del diritto umanitario internazionale, ha affermato Borrell. “Deve essere garantito l’accesso umanitario senza ostacoli a Gaza”, ha aggiunto il capo della diplomazia europea. Parigi chiede “un’inchiesta indipendente” sui 112 palestinesi morti a Gaza: lo ha annunciato il ministro degli Esteri, Stéphane Séjourné. Parlando ai microfoni di France Inter, Séjourné ha detto: “voglio essere molto chiaro oggi, noi chiederemo spiegazioni e servirà un’inchiesta indipendente per determinare quello che è successo”. Nella tarda serata di ieri il presidente francese Emmanuel Macron aveva espresso su X “Profonda indignazione per le immagini provenienti da Gaza in cui i civili sono stati presi di mira dai soldati israeliani. Esprimo la mia più forte condanna per queste sparatorie e chiedo verità, giustizia e rispetto del diritto internazionale”. Il capo della diplomazia europea Josep Borrell sempre ieri sera su X aveva denunciato “una nuova carneficina” e vittime “totalmente inaccettabili”. “Sono inorridito dalle notizie di ulteriori massacri tra i civili di Gaza che erano alla disperata ricerca di aiuti umanitari”, si legge nel post. “Queste morti sono completamente inaccettabili”, ha detto l’alto rappresentante dell’Ue per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza, aggiungendo: “Privare le persone degli aiuti umanitari costituisce una grave violazione” del diritto umanitario internazionale. “Deve essere garantito l’accesso umanitario senza ostacoli a Gaza”. Israele ha liberato la scorsa notte a sorpresa circa 50 detenuti palestinesi che erano stati arrestati dopo il 7 ottobre. I media citano un comunicato dello Shin Bet (sicurezza interna) e dell’esercito secondo cui la decisione è giunta in seguito ad un sovraffollamento nelle carceri. Ma il ministro della sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir ha scritto su X che in realtà quelle scarcerazioni sono state decise dallo Shin Bet come gesto di distensione in vista del Ramadan. Una mossa a suo parere errata, ha aggiunto, essendo avvenuta ”nel giorno in cui due ebrei sono stati uccisi in un attentato” in Cisgiordania. “Convincere Israele e Hamas a un cessate il fuoco immediato per permettere l’arrivo degli aiuti umanitari, la liberazione degli ostaggi”. Lo sottolinea, in un’intervista a Qn, il ministro degli Esteri Antonio Tajani. “Chiediamo al governo Netanyahu di accertare ciò che è successo in queste ore e di proteggere i civili – prosegue – Contemporaneamente, pensiamo di aiutare i palestinesi con un miglior coordinamento degli aiuti da inviare a Gaza delle organizzazioni umanitarie: dalla Croce rossa alla Fao”. La Cina ha dichiarato di “condannare fermamente” l’uccisione di decine di palestinesi durante una consegna di aiuti nel nord della Striscia di Gaza. “La Cina è scioccata da questo incidente e lo condanna con forza”, ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning. “Esprimiamo il nostro dolore per le vittime e la nostra solidarietà per i feriti”.

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