NAPOLI – Il presidente della Fondazione Premio Napoli, lo scrittore Silvio Perrella, rimette il suo mandato al sindaco Luigi de Magistris un anno prima della scadenza naturale dell’incarico. Perrella reggeva le sorti di una delle maggiori iniziatie culturali partenopee dal 2007, portando il premio, tradizionalmente assegnato da una giuria folta di cittadini/lettori, in tutti i quartieri partenopei. In una lettera aperta, le motivazioni della sua decisione.

“In questi anni un’esperienza che non esito a definire inusuale – scrive ai napoletani – si e’ formato via via un gruppo di persone sempre piu’ ampio, si trattasse di autori premiati, di partecipanti alle nostre rassegne permanenti, di semplici curiosi, di lettori incalliti, di detenuti. Andare alla Sanita’, a Pizzofalcone, a Montesanto, ai Miracoli ha significato potere ragionare con dati di fatto alla mano. Si tratta di un lavoro lungo, impegnativo, sempre in progress. Un lavoro da cui se si e’ soli non si esce vincenti, ma al massimo, come mi e’ capitato piu’ volte di dire in questi anni, onorevolmente sconfitti. Riconsegnando nelle mani dei soci fondatori quest’istituzione della citta’, so di consegnare uno strumento di conoscenza e di autoconoscenza forte e potente. Uno strumento che, se fornito dei giusti mezzi, potra’ sprigionare altre e nuove potenzialita’. Vi invito a usarlo bene e a dargli respiro”. La comunita’ della Fondazione Premio Napoliconta quasi quattromila lettori, sparsi un po’ ovunque nel mondo.

“Sono dispiaciuta, e l’ho detto anche in una telefonata a Perrella, di questa decisione improvvisa”. Cosi’ l’assessore alla Cultura del Comune di Napoli, Antonella Di Nocera commenta le dimissioni del presidente della Fondazione Premio Napoli, Silvio Perrella. “Noi, come Amministrazione – aggiunge Di Nocera – abbiamo condiviso le iniziative del Premio Napoli 2011 valorizzando tutti gli a’mbiti anche nei rapporti con le biblioteche diffuse. Ho sempre stimato il lavoro di Silvio Perrella, ed ho partecipato con convinzione ed interesse alle attivita’. Nel cda di oggi si e’ evinto, come gia’ annunciato per il 2011, che la complessita’ finanziaria della fondazione andava ridimensionata, visti i tagli alle amministrazioni (e visto che la Provincia aveva gia’ tagliato totalmente il contributo); e contestualmente andavano verificate nuove forme e potenzialita’ di ricerca di finanziamenti, avendo il Premio le competenze e le caratteristiche per farlo”. “Anche durante la riunione di oggi ho precisato che le dimissioni non erano richieste, e che andava costruito un percorso comune per fronteggiare le difficolta’, ed in particolare le conseguenze dovute alla legge dello stato che prevede la non-remunerabilita’ delle cariche istituzionali”, conclude Di Nocera.

 

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