Un concerto da pelle d’oca. Sublime. Dal primo secondo all’ultimo applauso. Non si poteva aprire meglio la 50esima edizione del Festival Settembre al Borgo. Frida Bollani Magoni ha lasciato a bocca aperta il pubblico del Duomo di Casertavecchia. Un’estasi durata quasi un’ora e mezza. Novanta minuti di arte pura. Cristallina. Novanta minuti volati via come un lampo. Gli spettatori avrebbero voluto che fossero interminabili per continuare a vivere quell’atmosfera magica che aleggiava tra le mura della chiesa. “Una musica (con la “M” maiuscola) può fare, salvarti sull’orlo del precipizio”, canterebbe Gazzè. E Frida è stata capace di creare un’aura salvifica con la sua voce dolce dagli acuti impensabili in un corpo così minuto. Le sue dita affusolate saltellavano sui tasti del pianoforte con la grazia dei grandi artisti. Una grazia innata. La genetica non è un’opinione. La figlia di Stefano Bollani e Petra Magoni ha incantato tutti. Chi già la conosceva non è rimasto stupito. Per i novelli spettatori è stata una straordinaria sorpresa. Di Frida sentiremo presto parlare a livello mondiale. È unica. E nel giro di poco farà parte della costellazione internazionale delle star della musica. Il maestro Enzo Avitabile, direttore artistico della rassegna, ha vinto la sfida. Quest’anno il Festival è contrassegnato dall’innovazione e dall’avanguardia culturale. Ma non per pochi accoliti, come lo stesso Avitabile ha rimarcato ai microfoni di Campania Notizie. “Avitabile si apre al mondo e Caserta è una città aperta”, ha giustamente affermato Federico Vacalebre, maestro di giornalismo e caposervizio della redazione Cultura e Spettacoli de Il Mattino. “Guardiamo al futuro nel segno glorioso del passato”, ha aggiunto il sindaco di Caserta Carlo Marino che, assieme agli assessori Emiliano Casale e Enzo Battarra, ha fatto gli onori di casa. Stasera (2 settembre) tocca a Luigi Cinque, uno dei polistrumentisti più talentuosi in circolazione che, assieme all’Hypertext O’rchestra, presenta Perse/phone project, progetto ideato proprio per il Festival di Casertavecchia. Luigi Cinque (sassofoni, bass clarinet, tastiere e voce) è stato definito da Avitabile “uno dei più grandi performer italiani”. A seguire Ashraf Sharif Khan con la sua “immensa” chitarra. Settembre al Borgo 50 prosegue nel segno della qualità. E della musica che può salvarti sull’orlo del precipizio.

Mario De Michele

LE VIDEO INTERVISTE A ENZO AVITABILE, FEDERICO VACALEBRE E CARLO MARINO



LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui