CASERTA – Sanità privata al collasso, Terra di lavoro fortemente penalizzata dalla Regione Campania per il fabbisogno di risorse destinato a questo comparto. L’Aiop (associazione italiana ospedalità privata) della provincia di Caserta, presieduta da Giuseppe Esposito,


segnala con una nota al Governatore Stefano Caldoro lo stato di crisi in cui versa il comparto e auspica “un’immediata ed energica azione” della Regione. Da tempo l’Aiop denuncia la “sottostima del budget” destinato alle strutture della sanità accreditata di Terra di Lavoro: una situazione cui si sono interessati attivamente il presidente del Consiglio regionale, Paolo Romano e il presidente della I commissione consiliare, Angelo Polverino. Una sensibilità che l’Aiop auspica si traduca in una decisa azione per ristabilire condizioni di operatività eque da parte di tutte le strutture regionali. Ora, l’Aiop rammenta allo stesso Caldoro la situazione che ne cessita di un rapido intervento in sede di finanziaria regionale, per non lasciare che anche questa volta la provincia di Caserta subisca una non adeguata commisurazione delle esigenze del settore. Un disagio, quello del comparto, che è segnato da “notevoli ritardi ed incertezze sulla regolarità dei pagamenti, mancatto adeguamento delle tariffe delle prestazioni sanitarie rese dalle Case di Cura, impossibilità di tutela in sede giudiziaria a causa dell’impignorabilità delle Asl, continue e pressanti azioni di Equitalia sulle strutture, con sanzioni e oneri”. Uno stato di criticità che, denuncia a Caldoro il presidente di Aiop Caserta, Esposito, “oltre a determinare l’imminente collasso della sanità provvisoriamente accreditata della Campania, rende impossibile l’erogazione di prestazioni sanitarie secondo gli standard di qualità auspicabili in una Regione che si propone di razionalizzare la spesa evitando la mobilità passiva”. Difficoltà, scrive chiaramente Esposito al Governatore Caldoro, “che stanno determinando una riduzione dell’assistenza sanitaria sul territorio e la perdita dei livelli occupazionali”.

 

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