CASERTA – Gli impiegati e gli addetti alla raccolta del Consorzio Unico di Bacino delle province di Caserta e Napoli, sono in strada per protestare contro il mancato pagamento degli stipendi. Così a partire da oggi hanno deciso di incrociare le braccia per 48 ore e inscenare fulminei cortei di protesta sotto le sedi dei Comuni morosi.

“I lavoratori hanno stilato una black list di Comuni morosi – afferma Umberto Pugliese, segretario della Cgil Fp Caserta – e i lavoratori si concentreranno sopratutto sotto quelli i cui ritardi sono maggiori!”. I ritardi nei pagamenti degli stipendi, infatti, sono da ricondurre ai mancati versamenti delle quote da parte degli enti comunali appartenenti all’Ente (quasi tutti i 58 Comuni della provincia di Caserta). “I Municipi ancora aderenti al Consorzio  – conferma Giuseppe Gravino della Fit Cisl – distraggono la Tarsu e non pagano quanto dovuto. Per questo aggiungono inefficienze a quelle già esistenti nella struttura e poi, paradossalmente, chiedono maggiore efficienza. Ovviamente l’Ente non può garantirla e gli stessi comuni inadempienti chiedono di uscire dal Consorzio”.  Una situazione generalizzata che coinvolge, chi più chi meno, quasi tutti i Comuni che costituiscono l’ente. Lo sciopero di oggi e domani, viene dopo mesi di difficoltà durante i quali la raccolta dei rifiuti è andata avanti a singhiozzo in molte di queste città, come nel caso del comune di Caserta ora in dissesto finanziario. di Alessandro Dorelli

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui