L’Italia, ricorda la Coldiretti, “e’ leader anche nella produzione con un piatto di pasta su quattro consumato nel mondo che e’ fatto nel nostro Paese. L’Italia e’ leader nella produzione con 3,2 milioni di tonnellate superiore a quella degli Stati Uniti (2 milioni di tonnellate), del Brasile (1,3 milione di tonnellate) e della Russia (858 mila tonnellate)”.

A preoccupare e’ pero’ “l’elevata percentuale di grano straniero utilizzata -spiega la Coldiretti- per la produzione nazionale di pasta all’insaputa del consumatori perche’ non e’ ancora obbligatorio indicare in etichetta l’origine”. La Coldiretti stima che provenga dall’estero “oltre il 40 per cento del grano utilizzato. In altre parole quasi un pacco di pasta ‘italiana’ su due e’ fatto con grano straniero”. Peraltro, continua ancora la Coldiretti, “per il grano duro la produzione 2011 dovrebbe attestarsi sui 3,6 milioni di tonnellate, il sei per cento in meno rispetto allo scorso anno, per colpa di 128mila ettari persi a inizio campagna e alle ondate di maltempo che hanno condizionato a piu’ riprese le semine annuali ma anche delle forti oscillazioni nei prezzi riconosciuti ai produttori che alimentano incertezza e comprimono i redditi”. “Secondo il servizio Sms consumatori del Ministero delle Politiche agricole, il grano duro – conclude la Coldiretti – viene pagato oggi 14 centesimi al chilo agli agricoltori mentre la pasta raggiunge in media a 1,3 euro al chilo”.

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