Una gestione efficiente dei rifiuti puo’ attrarre investimenti e creare fino a mezzo milione di posti di lavoro in Europa. Ma sui fondi comunitari destinati al miglioramento del processo di riciclaggio e smaltimento l’Ue deve istituire un ”monitoraggio finanziario” per evitare infiltrazioni del crimine organizzato.

E’ quanto affermato in una risoluzione approvata oggi quasi all’unanimita’ dalla plenaria del Parlamento europeo (632 si’, 18 no, 22 astenuti). Il testo affronta le problematiche sollevate dai cittadini europei, in larga parte italiani, ed inviate alla Commissione Petizioni presieduta dall’italiana Erminia Mazzoni (Pdl) sul mancato rispetto della legislazione comunitaria nella gestione dei rifiuti. L’Eurocamera ha anche approvato le relazioni sulle visite investigative fatte non solo in Campania, ma anche in Irlanda, Francia (a Fos-sur-Mer), Gran Bretagna (a Path Head landfill) e Spagna (a Huelva). Nella risoluzione si alla Commissione europea di proporre criteri più chiari per la creazione delle discariche e le distanze minime da scuole, case o ospedali per ridurre i rischi sanitari. Per quanto riguarda il recepimento delle normative comunitarie sulla gestione dei rifiuti, in particolare la direttiva quadro sui rifiuti del 2008, la data ultima per la trasposizione della direttiva negli ordinamenti nazionali era dicembre 2010, ma solo 6 Stati membri hanno rispettato la scadenza.

 

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