Gli spread vanno giu’ e le Borse rifiatano dopo una settimana nera. L’effetto Monti, dopo il passo indietro di Berlusconi, si fa sentire su Piazza Affari che chiude vicino ai 4 punti percentuali ed e’ la migliore in Europa, mentre la forchetta tra Btp e Bund

si riduce fin sotto i 460 punti base con il tasso decennale al 6,46%. Il differenziale tocca cosi’ i livelli di venerdi’ scorso, dopo il mercoledi’ da incubo in cui la soglia si e’ avvicinata pericolosamente a 570 punti con i rendimenti schizzati al 7,2%. Un calo vertiginoso, in una manciata di giorni, che fa potenzialmente risparmiare all’Italia 3,2 miliardi in interessi gia’ nel primo anno: 100 punti di rendimenti, aveva calcolato la Banca d’Italia alcuni giorni fa, valgono infatti 0,2 punti di Pil nel primo anno. Inoltre, nelle grandi manovre, per riportare i listini in acque meno agitate, c’e’ anche il nuovo intervento della Consob che ha deciso di prorogare fino al 15 gennaio 2012 il divieto di vendite allo scoperto, adottato per la prima volta il 12 agosto scorso. A questo si aggiunge la decisione della Commissione di Via Martini di vietare, dal 1 dicembre, le vendite allo scoperto ‘nude’, cioe’ quelle non assistite dalla disponibilita’ dei titoli al momento dell’ordine. I mercati e il Tesoro guardano ora all’asta di lunedi’ che mettera’ sul mercato Btp quinquennali (decorrenza 15 settembre 2011 con scadenza 15 settembre 2016) per un importo compreso fra 1,5 e 3 miliardi di euro. Tornando ai listini, nel giorno in cui il Senato ha anche approvato la legge di stabilita’, a brillare a Milano sono soprattutto i bancari con il rialzo a doppia cifra (+11%) di Bpm: ‘dopata’ nell’ultimo giorno di negoziazione dei diritti legati all’aumento di capitale da 800 milioni di euro. E gli acquisti premiano anche Telecom (+5,3%) in scia ai conti del terzo trimestre che battono le attese degli analisti. La corsa di Piazza Affari contagia il resto delle Borse europee: c’e’ fiducia che l’Italia esca dall’impasse e che un nuovo governo possa allontanare il Paese dalla crisi. L’indice paneuropeo Stxe 600 chiude cosi’ sopra i due punti percentuali e i rialzi del resto dei listini continentali sono compreso tra l’1,85% di Londra e il 2,7-3% di Parigi, Francoforte e Madrid. In questo contesto si mettono in luce bancari (sottoindice dj stoxx +3,6%) e assicurativi (+3,75%). Si muove poi in leggero rialzo il petrolio sia sui mercati asiatici sia a New York. Il greggio quota sopra i 98 dollari sull’onda delle buone aspettative economiche che potrebbero ridare ossigeno alla domanda energetica per accompagnare la ripresa

 

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